La sua tomba al cimitero del Verano a Roma è in stato di completo abbandono. La lapide in frantumi permette di intuire a malapena il nome e le date di nascita e morte: Nanni Loy 23.10.1925-21.08.1995. Ma Giovanni “Nanni” Loy, attore e regista cagliaritano di grande spessore intellettuale ed eccezionale ironia, meriterebbe sicuramente di essere ricordato in maniera più onorevole. Era diventato celebre per aver sperimentato alla Rai la candid camera, la telecamera nascosta, in una trasmissione televisiva di grande successo del 1964: Specchio Segreto.

Nanni Loy era nato a Cagliari il 23 ottobre del 1925 ma, animato sin da giovane età da una grande passione per il cinema, studiò a Roma e si diplomò nel 1948 al Centro Sperimentale di Cinematografia.

Esordì come regista nel 1957 con il film Parole di Ladro scritto con Gianni Puccini. L’anno dopo girò Il marito, interpretato da un giovane Alberto Sordi. Ma furono due pellicole girate negli anni Sessanta e dedicate al tema della Resistenza a regalargli i primi successi: Un giorno da leoni nel 1961 e soprattutto Le Quattro Giornate di Napoli nel1962, un docufilm che raccontò ciò che realmente avvenne durante i giorni della Resistenza a Napoli.

Il grande successo arrivò però con la tv in cui sperimentò come attore e regista nel 1964 con la trasmissione televisiva Specchio segreto quella che negli anni ’80 e ’90 è stata definita “Candid camera”.

Come regista girò poi il film drammatico Detenuto in attesa di giudizio (1971) e il satirico Sistemo l’America e torno (1974). Dopo Viaggio in seconda classe (1977), per la televisione, realizzò Café Express (1980), Testa o croce (1982), Mi manda Picone (1984), Amici miei – Atto IIIº (1985), Scugnizzi (1989) e Pacco, doppio pacco e contropaccotto (1993). Tra le sue ultime opere anche la miniserie televisiva A che punto è la notte (1994) e la regia teatrale di Scacco pazzo.

Nanni Loy ha avuto quattro figli (Caterina, Francesco, Tommaso e  Guglielmo) dalla moglie Bianca Marchesano. Morì di infarto all’età di 69 anni il 21 agosto del 1995 nella sua casa a Fregene e fu seppellito, come detto, al Cimitero del Verano, a Roma.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it