“Creare graduatore ad oltranza per cercare facili consensi illudendo le persone diventa una pessima abitudine se queste stesse graduatorie poi vengono messe in un cassetto ed inutilizzate. Tanti dipendenti invece su quelle graduatorie coltivano sogni e speranze, in particolare essere trasferiti in una sede più vicina a casa e smettere così di viaggiare con estenuanti trasferte verso il posto di  lavoro. Per questo abbiamo sollecitato i vertici dell’ARES a dare un forte segnale di discontinuità o scenderemo in piazza per tutelare i diritti di chi è stato illuso per troppo tempo”. Lo dichiara la segretaria territoriale dell’Fsi-Usae Mariangela Campus, in riferimento alle graduatorie stilate dall’ex ATS Sardegna e a tutt’oggi ancora aperte.

In particolare si tratta della graduatoria mobilità CPSI interna ex ATS Sardegna (dalla quale non è ancora stato chiamato nessuno); graduatoria mobilità CPSI extra aziendale ex ATS Sardegna (dalla quale sono stati chiamati solo 4 idonei); graduatoria mobilità OSS ex ATS Sardegna (mancano ancora da chiamare circa quarantacinque idonei); da bandire mobilità extra aziendale per OSS (dal Brotzu, AOU Cagliari e da tutte le ASL).

“A tutt’oggi una parte degli idonei non sono ancora stati trasferiti – spiega Campus – mentre si preferisce o attingere dalle agenzie interinali con aggravio di spesa, oppure dalla graduatoria a tempo determinato dell’AO. Brotzu, quando questi ultimi possono essere utilizzati per sostituire il personale ormai stanco che ha chiesto il trasferimento e viaggia da molti anni. Molti dipendenti idonei hanno inviato richieste di mobilità e solleciti rimasti inevasi, addirittura tanti sono titolari di L. 104/92; altri invece da 17/20 anni tentano di lasciare l’ASL di appartenenza come Olbia o Nuoro per tornare a casa;  poi gli OSS che da 5 anni lavorano a  Cagliari e vorrebbero tornare a Nuoro/Oristano. Un caos che crea grande assenteismo tra chi è costretto a grandi distanze da percorrere”.

“Ci domandiamo che senso abbia perdere tanto tempo nello stilare graduatorie che poi non verranno mai, o solo parzialmente, utilizzate, peraltro creando false aspettative nei lavoratori. Pertanto la FSI-USAE chiede che le SS.LL. procedano allo scorrimento delle graduatorie sopra menzionate per consentire a molti lavoratori, che si trovano ad operare da tanti anni a molti chilometri di distanza da casa, di riavvicinarsi alle proprie famiglie”, conclude la segretaria territoriale dell’Fsi-Usae.

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