Il 7 giugno sarà una data importante per tutte le isole europee: il Parlamento europeo in sessione plenaria voterà la risoluzione per la condizione di insularità proposta dal presidente della Commissione per lo Sviluppo regionale, Younous Omarjee.

“L’Italia, dopo l’uscita dall’UE della Gran Bretagna, è il Paese col più alto numero di cittadini insulari d’Europa. – commenta Dario Giagoni segretario regionale Lega Sardegna – Una condizione che la Regione Sardegna conosce in ogni sua sfumatura positiva e negativa. Le isole europee si trovano, infatti, a dover affrontare il non più trascurabile discorso del divario economico, sociale e territoriale,  della perequazione infrastrutturale, il problema sempre più pressante della continuità territoriale e della fiscalità di sviluppo”.

“Tematiche – aggiunge l’esponente leghista – che non possono più essere ignorate, tematiche che il Consiglio Regionale della Sardegna ha già affrontato sia nelle sedute della Commissione Speciale per il riconoscimento dell’insularità in costituzione sia durante le sedute di Aula. Una battaglia la nostra che ha portato a un’inversione di rotta ad opera dello Stato centrale rispetto al 2001 quando venne cancellato il riferimento costituzionale alla condizione insulare”.

“Oggi – aggiunge Giagoni – ci troviamo di fronte ad una proposta di riforma della Costituzione approvata in prima lettura all’unanimità dai due rami del Parlamento e che ci auguriamo possa presto entrare in vigore. La medesima attenzione dimostrata, finalmente, dal Governo italiano – prosegue l’esponente leghista – può e deve essere riservata anche dal Parlamento europeo. Per questo la proposta di risoluzione dell’eurodeputato francese Younous Omarjee, che inserisce la questione insulare al centro dell’agenda politica europea, è indispensabile. La Lega sul tema ha dimostrato sempre massima sensibilità, ad ogni livello istituzionale, e proseguirà a farlo. Personalmente sono in constante contatto con la nostra eurodeputata Annalisa Tardino, che si batte affinché l’insularità sia affrontata con le debite consapevolezze e che sta sostenendo con forza l’approvazione della risoluzione a Strasburgo”.

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