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Centinaia di imprese artigiane della filiera costruzioni a rischio fallimento in Sardegna con il blocco della cessione dei crediti. Il grido d’allarme arriva dalla Cna per il blocco della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi che mette a rischio di fallimento in tutta Italia 33 mila imprese artigiane con una perdita a livello nazionale di 150mila posti di lavoro nella filiera delle costruzioni.

Una situazione che anche in Sardegna potrebbe mettere in crisi centinaia di imprese e perdere migliaia di posti di lavoro. Nell’isola gli incentivi fiscali sono uno dei principali motori della tenuta e della ripresa del settore delle costruzioni, in particolare del vasto mercato della riqualificazione edilizia. In particolare, il superbonus con aliquota di detrazione al 110% che, introdotto con Decreto Rilancio (DL 34/2020), ha iniziato a produrre effetti importanti sul mercato nel 2021, con un interesse superiore rispetto alle altre regioni italiane..

“In Sardegna gli incentivi fiscali sono stati uno dei principali motori della tenuta e della ripresa del settore delle costruzioni, in particolare del vasto mercato della riqualificazione edilizia – spiegano  Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente della Cna Costruzioni Sardegna -. Ai bonus di lunga data, finalizzati al generico rinnovo e all’efficientamento energetico, si è da ultimo aggiunto il superbonus con aliquota di detrazione al 110% che, introdotto con Decreto Rilancio (DL 34/2020), ha iniziato a produrre effetti importanti sul mercato nel 2021.

Il ricorso al nuovo incentivo nell’Isola sta procedendo a pieno ritmo, con un gradiente di “interesse” anche superiore ad altre regioni”. Secondo le stime della Cna Sardegna il livello degli investimenti in riqualificazione edilizia nel 2021 si attesta su oltre 850 milioni, con un balzo davvero importante rispetto al 2020. La crescita è sorprendente, ma ci sono margini per un’ulteriore espansione, se si considera che in termini percentuali sul rinnovo residenziale totale l’isola registra solo il 51%, a fronte di un’incidenza che supera il 68% nel dato nazionale.

In base ai dati ENEA, al 30 aprile 2022 le asseverazioni censite in regione risultano 5.306, per un importo di investimenti pari a 920 milioni, di cui 624 milioni per lavori ultimati. Si tratta di valori che corrispondo al 3,4% del dato nazionale, un dato ben superiore rispetto agli indici relativi che quantificano il mercato sardo degli incentivi: è stimata sul 1,4% l’incidenza del rinnovo generico incentivato e sull’1,3% quella della riqualificazione energetica.  In soli quattro mesi (tra gennaio e aprile 2022) l’importo dei lavori incentivati con il superbonus e ultimati in Sardegna è cresciuto del 79% rispetto al dato di fine 2021, un risultato importante e superiore alla crescita media nazionale, attestata sul 72%.

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