Edilizia (Archivio Cagliaripad)

“La Cna ci apre gli occhi sul rischio fallimento di migliaia e migliaia di imprese. Noi di Coraggio Italia chiediamo soluzioni concrete al nostro Governo per sbloccare la cessione dei crediti d’imposta da superbonus 110%, conseguente ai ripetuti provvedimenti ostativi del governo che hanno causato il blocco di migliaia di cantieri e la disperazione di milioni di cittadini ed imprese che non riescono più a sostenere questa situazione, trasformatasi da perfetta manovra economia ad una vera e propria emergenza economica, firmata Governo Draghi”. Lo dichiara la deputata di Coraggio Italia Lucia SCANU in merito al grido d’allarme lanciato questa mattina dalla Cna. “Sono mesi – spiega – che cerchiamo di sensibilizzare il governo su questa emergenza, eppure nonostante le continue interrogazioni di Coraggio Italia al Governo per chiedere come risolvere questa situazione e nonostante ci sia un mio ordine del giorno approvato per sbloccare le cessioni, sembrerebbe che tutto passi inosservato, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”. “Questo governo – prosegue – si assuma la responsabilità di tutte quelle famiglie e imprese che rischiano di fallire e perdere patrimoni costruiti negli anni con moltissimi sacrifici. Non è comprensibile come una manovra economica di così grande importanza possa restare bloccata: il Superbonus ha fatto ribalzare su il Pil del 2021 rilanciando il nostro tessuto economico legato all’edilizia, una manovra che avrebbe permesso a milioni di italiani di avere finalmente case e strutture edili più sicure e più efficienti anche dal punto di vista energetico, che visti i tempi che corrono avrebbe aumentato il risparmio economico legato all’energia per milioni di italiani”. “Invito quindi lo stimato ministro Franco ad accogliere le proposte che Coraggio Italia ha fatto da diversi mesi, dunque permettere la cessione dei crediti a privati ed imprese, ridando ossigeno alla nostra economia e garantendo una transizione ecologica veloce ed efficace, affinché’ si continui a lavorare per raggiungere gli obiettivi posti in agenda di Governo dal Ministero della Transizione Ecologica. Non possiamo più aspettare”, conclude.

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