“Pochi giorni dopo la soppressione del disabile Fabio, nelle Marche è arrivata la macchina della morte che ha ucciso oggi Mario, nome con cui era mediaticamente noto Federico Carboni, tetraplegico 42enne. Siamo arrivati alla follia distruttiva e mortifera: fermate subito questa scia di disabili uccisi, no all’applicazione omicida della cultura dello scarto contro cui tuona sempre Papa Francesco, inascoltato”. La sezione sarda del Popolo della Sardegna riporta il commento del presidente nazionale Mario Adinolfi sul primo caso di suicidio assistito avvenuto in Italia.

Barbara Figus, coordinatrice regionale per la Sardegna del partito di Adinolfi, esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia di Federico e lancia un allarme alla politica italiana affinché non accada come in Belgio dove, nel giro di pochi anni, si sono decuplicate le soppressioni dei sofferenti. Per la Sardegna, Figus ricorda la vicenda di Patrizia Cocco, la 49enne di Nuoro, dal 2012 affetta da Sla, che decise di interrompere le terapie e si lasciò morire dopo l’approvazione della legge sul testamento biologico e garantisce che il Popolo della Famiglia vigilerà e continuerà a sensibilizzare la popolazione su queste vicende che avvengono, oramai, con triste regolarità.

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