Nel pomeriggio di ieri la Polizia di Stato ha denunciato tre cittadini di origine rumena per truffa, violenza privata e minacce.

Gli agenti della squadra volanti sono intervenuti nella spiaggia di Calamosca, quando sulla linea 113 è giunta la richiesta di aiuto di un cittadino che stava subendo un tentativo di aggressione da parte di tre individui. Giunti sul posto, i poliziotti hanno appurato che l’aggressione era scaturita in quanto i tre uomini, di età compresa tra i 44 ed i 24 anni, avevano accusato l’uomo del furto del telefono cellulare appartenente ad uno dei tre. Uno dei tre, soprattutto, si era rivolto con particolare veemenza nei confronti della vittima, afferrandogli il braccio, cercando di incutergli sempre più timore, insistendo nella richiesta.

Gli agenti, raccolta la testimonianza della persona che aveva richiesto l’aiuto della polizia, hanno intuito subito che si trattava di un tentativo di raggiro da parte dei tre uomini, riconoscendoli quali soggetti attenzionati dalle forze dell’ordine in quanto sospettati per diversi episodi di truffa avvenuti nei giorni precedenti in città. I poliziotti hanno proceduto quindi alla perquisizione dei tre uomini, rinvenendo il telefono cellulare di cui veniva lamentato il furto fosse in possesso di uno tre soggetti, emergendo l’inequivocabile maldestro tentativo di attribuire il furto mai avvenuto.

Non solo. I tre individui sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria anche per essere coinvolti in un’altra tipologia di raggiro, finalizzata a carpire denaro alle persone, facendo loro credere di elargire somme per beneficienza.

Gli operatori della Polizia di Stato, effettuando il controllo all’interno dell’autovettura in uso ai malintenzionati, infatti, hanno rinvenuto, ben occultati nelle varie intercapedini interne alla carrozzeria, numerosi moduli con intestazione scritta in inglese e in altre lingue straniere, riportanti la dicitura: “Certificato regionale per persone non udenti e fisicamente disabili e desideriamo un centro internazionale per bambini poveri Grazie mille”. Il tutto corredato con vari loghi e simboli, compreso quello indicativo della disabilità. Alcuni di questi moduli già riempiti con dati ed indirizzi di soggetti, probabilmente appartenenti alle vittime della truffa, con l’indicazione di somme donate che vanno dalle 20 alle 50 euro. Sono state trovate anche le cartelline in plastica, dove i moduli erano posizionati per essere presentati ordinatamente ai malcapitati.

Dalle verifiche, si è riscontrato che tale tipologia di raggiro si consuma prevalentemente all’esterno dei centri commerciali, dove i malintenzionati si presentano alle loro vittime, fingendo di essere a loro volta affetti da disabilità, tra cui la sordità.

La Polizia di Stato invita tutti i cittadini a prestare la massima attenzione e a chiedere aiuto chiamando il 113 ogni qual volta si riscontrino queste modalità di truffa, o, comunque si abbia anche solo il sospetto di essere state vittime di raggiro o che si stia per perpetrare una truffa nei propri confronti o di altre persone vicine.

I tre uomini sono stati denunciati per truffa in concorso, violenza privata e minacce.

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