In Sardegna il 12% dei giovani abbandona gli studi prima del tempo e più di uno su quattro (il 26,1%) di età compresa tra i 15 e i 29 anni rientra nella categoria dei “Neet”: quelli cioé che non lavorano, non studiano e non sono in formazione continua. È quanto riporta l’Atlante dell’Infanzia 2021 curato da Save the Children.

Ma c’è di più: il 70,5% dei giovani di età compresa tra i 6 e i 17 anni non va a teatro e tra il 54,1% e il 57% non va a visitare musei. Fanno fatica a decollare anche le attività sportive: tra il 16,4% e il 23,8% dei minori non pratica nessuno sport rispetto alla media nazionale del 22,2%. E per quanto riguarda le visite e uscite nel territorio locale – ma anche nazionale – in media tra il 56,7% e il 60,4% dei minori isolani non ha avuto la possibilità di visitare monumenti o luoghi di rilievo storico culturale.

Il report dell’Organizzazione per l’infanzia è stato mostrato a Sassari alla presentazione del “Piano Territoriale della comunità educante per il contrasto alla povertà educativa e dispersione scolasticanato” organizzato proprio da Save the Children con il progetto Futuro Prossimo, selezionato dall’impresa Sociale con i Bambini. Il progetto è rivolto alle istituzioni, alle scuole a tutti gli enti del terzo settore che lavorano in rete per favorire la partecipazione dei più giovani. Già sperimentato nel capoluogo turritano, nel 2018, dove è stata creata la comunità educante di Latte Dolce -Sassari, oggi formata da oltre 45 realtà territoriali, con il coinvolgimento dei genitori e la l’organizzazione di incontri con autori letterari,e l’allestimento della “Bibliolab”, la biblioteca di quartiere.

Un modo per combattere l’abbandono scolastico nell’Isola che, stando agli ultimi numeri, non vede un miglioramento del trend e per questo necessità di azioni e progetti d’intervento immediati.

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