Il Centro Studi Agricoli, ha elaborato i dati pubblicati sul sito del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali sull’elenco aggiornato degli alberi monumentali d’Italia al 26 luglio censiti per il particolare pregio naturale culturale.

Gli alberi monumentali rappresentano un patrimonio da tutelare e valorizzare. Nell’elenco sono inclusi esemplari di alberi che si contraddistinguono per particolari caratteristiche, come elevato valore biologico ed ecologico per età, dimensioni, morfologia, rarità della specie o habitat per alcune specie animali, l’importanza storica, culturale o religiosa rivestita sul territorio e la capacità di caratterizzare il paesaggio sia in termini estetici che identitari.

La Sardegna detiene il 10% del totale degli alberi monumentali censiti a livello nazionale: precisamente, su 4006 la Sardegna ne detiene 405. La provincia con più alberi monumentali è l’Ogliastra con 125 alberi, seguita da Cagliari con 78, Sassari con 58 alberi, Nuoro con 48, Oristano con 35 alberi, Medio Campidano con 25, Carbonia Iglesias con 22 alberi e ultima la Gallura con 14 alberi monumentali.

Il Comune con più alberi censiti è quello di Seui in provincia di Ogliastra con 29 alberi monumentali seguito dal Comune di Illorai (Sassari) con 24.

Fra gli alberi di maggior pregio, troviamo lecci, tassi, roverelle, olivastri e olivi, corbezzoli, agrifoglio, pero selvatico, ginepro, ginepro rosso, sambuco, cipresso, carpino. Cagliari ha il primato dell’unico albero in Sardegna proposto come interesse pubblico, si tratta di una magnolia (magnolioide) in piazza U.Budas. Sassari detiene 5 alberi monumentali fra cui un esemplare di cipresso di Monterey posto a Mandra di La Giua.

“Si tratta di un grande patrimonio per la Sardegna – afferma Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli -, che andrebbe fortemente pubblicizzato ai fini turistici e anche di studio. Ci aspettiamo che ora la Regione predisponga un manualetto da diffondere pubblicamente, che pubblicizzi gli alberi censiti”.

L’elenco degli alberi monumentali d’Italia è frutto di un’intensa attività di catalogazione realizzata in modo coordinato e sinergico dal Ministero Mippaf, dalle regioni e dai comuni. L’elenco è approvato dal Ministero MIPAAF con il proprio decreto dirigenziale del 26 luglio.

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