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È partita con qualche giorno di anticipo anche in Sardegna la vendemmia 2022. Ma a differenza della Penisola (-10%), le previsioni per la nostra Regione prevedono una produzione più abbondante del 15-20% rispetto allo scorso anno.

Protagoniste da questa settimana le uve che faranno da base ai vini frizzanti e spumanti, nella zona del Campidano di Cagliari ed in Gallura, mentre la prossima settimana si inizierà con la vendemmia del Moscato.

L’anticipo di maturazione è dovuto alle alte temperature che bloccano la fotosintesi clorofilliana e di conseguenza l’accumulo degli zuccheri. Gli scarsi sbalzi termici notturni non permettono la sintesi del colore e degli aromi nelle bucce, falsando così la maturazione e costringendo ad un anticipo della vendemmia poiché il grappolo inizia a disidratarsi.

Ma nonostante il caldo oltre i 40 gradi nei mesi estivi sia la regola in tutto lo Stivale, in Sardegna l’acqua è presente negli invasi e sta permettendo di irrigare i vigneti. Inoltre negli ultimi dieci giorni soprattutto la notte le temperature stanno scendono sotto i 20 gradi, con una escursione termica che permette di avere fenomeni di bagnatura fogliare anche di 5-6 ore che aiutano la pianta a superare parzialmente gli stress idrici.

La produzione isolana, al momento, si stima in aumento  del 15 – 20% rispetto alle ultime annate, caratterizzate da mancate produzioni dovute a gelate e maestrale primaverili.

“Dalle prime stime ci attendiamo una annata di buona/ottima qualità – afferma il referente vitivinicola di Coldiretti Sardegna Aldo Buiani – anche se l’andamento della raccolta sarà influenzato molto dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo”.

“È chiaro – precisa Buiani – che molto dipenderà sia dall’evoluzione delle temperature nel mese di agosto che influiscono direttamente sulla maturazione sia dall’assenza di fenomeni climatici estremi, come grandine e pioggia torrenziale, che hanno un impatto devastante sui vigneti e sulle quantità e qualità prodotte. In Sardegna ci attendiamo comunque un’annata di buona/ottima qualità anche perché durante la stagione non ci sono state grosse problematiche dal punto di vista fitosanitario: la peronospora ha creato poca preoccupazione ai viticoltori, e l’oidio è stato gestito in maniera ottimale”.

“Inoltre – evidenzia Buiani – se le temperature di agosto non subiranno ulteriori impennate superando i 40 gradi e se dovessero arrivare a fine agosto primi di settembre delle piogge di alcuni giorni, grossa parte della vendemmia si riallineerebbe con le date degli anni precedenti”.

In Sardegna, secondo le elaborazioni di Coldiretti Sardegna, il settore conta circa 38mila aziende agricole, la superficie vitata è di oltre 27mila ettari ed il fatturato si aggira intorno ai 150milioni di euro. L’Isola conta 18 vini marchiati Doc, 15 Igt ed una sola Docg. Il 55% del vino prodotto è rosso ed il restante 45% bianco. Il vitigno più coltivato è il Cannonau che conta oltre 7.400 ettari, seguito dal Vermentino con oltre 4580. Il Comune con il maggior numero di superficie vitata è Alghero con circa 1.255 ettari.

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