Ha fatto discutere la provocazione lanciata dal sindaco di Como, Alessandro Rapinese, fresco di nomina alle ultime amministrative per cui si è candidato con la lista civica Rapinese Sindaco.

In un’intervista pubblicata da La Provincia di Como il primo cittadino comasco avrebbe detto: “In Barbagia ci sono ampie zone deserte, perché non ci mandiamo i clandestini?”. Inevitabile la reazione del web, che ha definito “razziste” le sue affermazioni.

Ma non solo, a replicare a Rapinese è stato anche il deputato sardo di Fratelli d’Italia, Salvatore Deidda, barbaricino d’origine, e il sindaco di Belvì e presidente provinciale del partito a Nuoro, Maurizio Cadau. “Siamo sicuri che il sindaco di Como voglia prontamente scusarsi con tutti i barbaricini e tutti i sardi per l’infelice battuta sulle zone desertiche della stessa Barbagia in cui trasportare gli immigrati – affermano i due esponenti di Fratelli d’Italia – e siamo altrettanto sicuri che non si limiterá a parole ma lo voglia fare comprando degli spazi pubblicitari nella sua città e nei quotidiani lariani, magari La Provincia di Como, pubblicizzando la prossima edizione di Autunno in Barbagia, manifestazione consolidata che parte a settembre e finisce a dicembre, in cui ogni fine settimana i centri barbaricini mostrano i propri tesori artistici, ambientali, culturali e culinari”.

“Lo aspettiamo – proseguono Deidda e Cadau – per fargli verificare di persona come sia stata infelice la sua battuta, su un temain cui dimostra la propria incompetenza e un non sopportabile qualunquismo”.

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