Il Centro studi Agricoli plaude per la pubblicazione da parte del Ministero per le Politiche agricole del bando Agrisolare, che permetterà anche alle aziende agricole della Sardegna di poter presentare la domanda per ottenere contributi a fondo perduto sino al 70% per l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti delle proprie stalle o serre. “Una misura attesa da mesi – afferma Tore Piana -, che comunque riserva una forte delusione per non aver concesso nel bando la possibilità alle aziende agricole di poter produrre sino a 200 Kw e poter così vendere l’energia eccedentaria prodotta, e ottenere un ulteriore reddito, in un momento di particolare difficoltà e senza consumo del suolo”.

“Con questo bando – continua Tore Piana -, le aziende potranno produrre solo la capacità necessaria per l’autoconsumo. Peccato, la ritengo un errore grossolano ed una opportunità mancata, visto anche la necessità di energia di cui l’Italia ha bisogno, dopo il conflitto tra Russia e Ucraina”.

Il bando prevede la presentazione delle domande a partire dal 27 Settembre 2022 e resterà aperto per 30 giorni. Le domande dovranno essere inoltrate attraverso il portale GSE da professionisti abilitati. I tempi sono stretti, ma vi sono buone possibilità di ottenere la domanda approvata. La dotazione finanziaria della misura è di 1,5 miliardi ed il 40% delle risorse sono destinate e vincolate alle aziende agricole delle regioni meno sviluppate, tra cui la Sardegna.

La misura prevede inoltre la possibilità di sostituire e bonificare dall’amianto i tetti delle stalle.

“Le domande seguono la procedura a sportello e fino a esaurimento dei fondi – afferma Tore Piana – ed anche su questo punto vi è tutta la nostra delusione. Avevamo chiesto al Ministero di non utilizzare questa procedura, che quasi sempre vede escludere le aziende della Sardegna a favore delle altre regioni. Se prendiamo come esempio i bandi Ismea o l’ultimo quello sull’imprenditoria femminile, i cui fondi furono esauriti dopo poche ore dall’apertura del bando di Invitalia, il rischio è evidente”.

“Qui – afferma il presidente del Centro Studi Agricoli – regna l’assenza assoluta della politica regionale, in particolare da parte dell’assessore all’Agricoltura, che avrebbe dovuto difendere gli interessi della Sardegna, intervenendo sul Ministro Pattuanelli e chiedendo canali preferenziali e dando le dovute informazioni agli agricoltori sardi sulla opportunità offerta dal bando”.

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