Il decreto attuativo sull’Energy Release che a breve sarà approvato dal Consiglio dei Ministri dovrà tenere conto del principio di insularità della Sardegna introdotto il mese scorso nella Costituzione. È quanto emerso dall’incontro, in video conferenza tra Mise, Regione, Portovesme Srl, parti sociali e datoriali, che si è tenuto questa mattina.

“La Regione – ha affermato la vicepresidente della Giunta regionale, Alessandra Zedda – chiede di essere coinvolta nella stesura del decreto per verificare i contenuti prima dell’approvazione finale.  Oggi – sottolinea l’assessore del lavoro – le condizioni normative sono cambiate e abbiamo uno strumento in più: il Parlamento recentemente ha approvato il principio di Insularità in Costituzione, che riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità, un principio costituzionale importante di cui CDM dovrà tener conto ai fini dell’elaborazione di una norma rispettosa della condizione geografica di insularità e della specificità del tessuto sociale e d economico della Sardegna.

“L’impegno della Regione Sardegna sull’Energy Release è costante, quotidiano, come testimoniato dai risultati finora raggiunti in sede di Conferenza delle Regioni – ha aggiunto l’assessore dell’Industria, Anita Pili –. Stiamo lavorando per far sì che i decreti attuativi siano il più possibile rispondenti alle esigenze specifiche della Sardegna come isola e alle sue aziende. I numerosi colloqui intercorsi in questi mesi con le aziende da un lato, e con il MITE dall’altro, sono servite appunto a far emergere tutti i contenuti necessari alla stesura del decreto attuativo sul tavolo del Governo, in cui la Regione Sardegna ha chiesto di essere coinvolta. Giovedì il Consiglio dei Ministri si riunirà per discutere l’approvazione del nuovo Decreto Aiuti e si potranno valutare con maggiore concretezza le azioni da mettere in campo, molte delle quali sono già ampiamente state affrontate fino ad oggi con le aziende che la Regione – sottolinea Pili – sostiene con tutti i mezzi necessari”.

Dal canto loro i sindacati hanno nuovamente evidenziato la situazione di sofferenza delle industrie energivore come la Portovesme srl, la fabbrica del Sulcis controllata dal gruppo Glencore per la produzione di zinco e piombo che impiega mille lavoratori. Secondo i segretari Emanuele Madeddu (Filctem Cgil), Vincenzo Lai (Femca Cisl), Pierluigi Loi (Uiltec Uil) con le Rsu – l’inserimento del principio di insularità in Costituzione ha avviato il giusto percorso per allineare le isole rispetto al resto del territorio italiano. “Questo decreto rappresenta il primo banco di prova proprio sul principio di insularità”.

“La Regione è al fianco dei lavoratori e dell’azienda – ha evidenziato l’assessore Zedda –. La Portovesme Srl è inserita all’interno dell’area di crisi complessa, un territorio soggetto a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale  con un impatto significativo sulla politica industriale nazionale, non risolvibile con risorse e strumenti di sola competenza regionale. Pertanto il suo futuro e quello delle sue maestranze ha una rilevanza di importanza nazionale. Ci attendiamo dal Governo, finché resta in carica, risposte concrete”.

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