“Tutti sono uguali, tutti sono contenti, tutti sono finalmente in presenza”. Con queste parole l’assessore regionale all’Istruzione, Andrea Biancareddu, saluta la ripartenza per il nuovo anno scolastico.

“Finalmente – sottolinea Biancareddu – si riparte liberi dai troppi vincoli che hanno caratterizzato gli scorsi anni, causati dalla pandemia. Si torna alla normalità pre-Covid dunque dove i nostri ragazzi potranno riprendere le normali attività scolastiche, mettendo da parte paure e difficoltà. La nostra speranza è che quelle situazioni siano superate e che quest’anno scolastico possa tornare a essere vissuto in maniera più tradizionale. Gli ultimi anni non sono stati semplici da affrontare tra emergenza sanitaria, didattica a distanza, quarantene, isolamenti. Certamente ci sono stati momenti di grande difficoltà anche organizzativa, che ci hanno messo tutti alla prova. Un beneaugurante ritorno al vecchio sistema che consenta a tutti, personale dirigente, docenti, collaboratori scolastici a qualunque titolo, famiglie e, soprattutto, ragazzi e ragazze, bambini e bambine, di vivere le proprie giornate in un ambiente sereno, esercitando ciascuno nella maniera migliore il proprio ruolo”.

“Vorrei sottolineare l’impegno costante della Regione Sardegna per la scuola e per le problematiche che gravitano attorno ad essa. In particolare, mi preme ricordare che, anche per l’anno scolastico 2022-2023, in continuità con gli anni precedenti, resta fermo l’obiettivo della Regione di innalzare i livelli di apprendimento degli studenti delle scuole sarde e contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico, promuovendo azioni attuate in maniera integrata e continuativa.“

“Auguro a tutti un buon anno scolastico, ricco di sapere e di emozioni – sottolinea ancora Biancareddu -. Oggi, più che mai, c’è bisogno di conoscenza, di sapere, di voglia di apprendere, ma, soprattutto, di guardare più serenamente al domani e la scuola rappresenta uno dei luoghi in cui si possono allargare i propri orizzonti, recuperando inoltre la voglia e la capacità di tornare a stare insieme e di socializzare, sviluppando nuovamente un senso civico e critico che è venuto meno con le lezioni in Dad”.

In Sardegna le autonomie scolastiche per l’anno scolastico 2022/2023 sono 273: 66 nella Città Metropolitana di Cagliari, 58 nel Sud Sardegna, 24 Oristano, 48 Nuoro e 77 Sassari. La popolazione scolastica quest’anno è di 187.176 unitàcon un decremento rispetto allo scorso anno scolastico, della popolazione scolastica pari al -2,69%.

La Regione Sardegna ha registrato negli ultimi anni un forte decremento della popolazione scolastica, dovuto anche al trend negativo delle nascite, in linea con il dato a livello nazionale. Dall’anno scolastico 2018/2019 al 2022/2023 la Sardegna ha perso oltre 15.000 alunni, riduzione che ha avuto percentuali maggiori nella scuola dell’infanzia (-13.83%) e nella scuola primaria (-12.03%). Per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo grado, si registra un decremento rispetto allo scorso anno del 2,20% degli iscritti al secondo ciclo. Gli studenti sardi confermano anche per il 2022/2023 la scelta verso il percorso liceale, seguito dalle iscrizioni presso gli Istituti tecnici e dai Professionali.

“Ricordo le azioni già avviate con il programma Tutti a Iscola – prsegue Biancareddu – con l’obiettivo di rafforzare il sistema scolastico e migliorare le competenze di base degli studenti, italiano e matematica, attraverso l’immissione nelle scuole di nuovi docenti a supporto degli ordinari, e l’utilizzo di una nuova didattica con tecnologia applicata e l’intervento Si torna Tutti a Iscola che agisce in continuità con l’esperienza consolidata di Tutti a Iscola, attraverso la linea di azione Didattica con 153 progetti  e la linea ascolto e supporto con 138 progetti completati, quest’ultima finalizzata al miglioramento dell’inclusione scolastica attraverso il ricorso ad azioni di sostegno psicologico, pedagogico e di mediazione interculturale, a favore di studenti che si trovano in condizione di svantaggio, che possono avere effetti negativi sulle capacità di apprendimento”.

“La Regione Sardegna inoltre – aggiunge l’assessore all’Istruzione – consapevole dell’importanza della conoscenza delle lingue straniere, in particolare della lingua inglese, perseguendo sempre l’obiettivo di innalzare i livelli di apprendimento degli studenti delle scuole sarde nelle lingue straniere, a partire dall’anno scolastico 2022-2023, intende promuovere un intervento basato sulla formula dei laboratori extra-curriculari da proporre in modo strutturato ai bambini e ai ragazzi delle scuole primaria e secondaria di primo grado”.

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