“Sulla sanità Solinas ha fallito: dopo le dichiarazioni dell’ex assessore Todde si dimettano le manager venete di Ares e Areus”. E’ stato chiesto ieri durante il primo dei quattro incontri “Mezz’ora con”, il format di “Alleanza Verdi e Sinistra” che ha visto la candidata capolista alla Camera dei Deputati al collegio plurinominale della Sardegna Francesca Ghirra, confrontarsi sul tema della sanità con Massimo Dadea (medico cardiologo) e Francesco Agus (consigliere regionale, capogruppo dei Progressisti).

Secondo Dadea, l’incapacità gestionale della sanità da parte di questa Giunta è evidente: “Da tempo diciamo che la sanità va gestita rafforzando innanzitutto i presìdi sanitari territoriali. Adesso ne sta parlando anche questa giunta regionale perché lo prevede il PNRR, ma di fatto non sta facendo nulla per realizzarla. Anzi, proclama l’apertura di 4 nuovi ospedali, esplicitando in sostanza una volontà totalmente differente. La pandemia ha dimostrato che laddove era stata rinforzata la medicina territoriale, la capacità di reagire è stata nettamente migliore. Il caso Lombardia, al contrario, che ha dismesso tutti i presidi più piccoli, ha reagito nel modo che tutti abbiamo visto, in maniera fallimentare”.

Gli fa eco Agus:La sanità in Sardegna è ormai senza guida. Non si portano avanti nemmeno le politiche semplici perché sono bloccati gli atti aziendali e perché ancora non si sono messi d’accordo sull’attuazione della riforma. È evidente che il manovratore è oltre Tirreno e Presidente e Giunta sono meri esecutori di ordini altrui. Lo ha detto anche l’ex assessore ai trasporti dimessosi la settimana scorsa parlando di “colonizzazione”. È evidente chi siano i colonizzatori: in primo luogo le manager venete che da mesi “sgovernano” la sanità sarda. Credo debbano essere le prime ad andare a casa”.

In conclusione, la Ghirra ha affrontato il tema della mobilità: “Non sono aumentati solo i viaggi della speranza oltremare, ma anche gli spostamenti interni all’Isola per ricevere prestazioni che fino a poco tempo fa erano garantite. Solo per fare l’esempio più recente, trovo scandaloso che una bimba sia dovuta andare da Sassari a Cagliari per una semplice operazione di appendicite”.

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