Arriva a Cagliari un nuovo concetto di market, che punta a valorizzare l’arte contemporanea locale in chiave sostenibile e inclusiva. Si tratta di una nuova edizione di “mostra mercato” che evoca il vintage e coinvolge venti artisti, vintage hunter e artigiani sardi con brand emergenti e indipendenti. L’evento si terrà dal 15 al 16 settembre, dalle 18 all’1 di notte, nel suggestivo giardino del Good di Cagliari, in via San Bartolomeo 2 a Cagliari, con ingresso gratuito.

L’iniziativa prende avvio dalla Label Market Show, una nuova etichetta che vede due giovani organizzatori sardi, Giannella Delrio e Alberto Serreli, all’opera nella selezione dei brand più originali del momento.

Uniti dal mondo degli eventi e dei festival, Delrio e Serreli propongono un format, riconosciuto nel mondo, con una forte impronta sognatrice accompagnata da musica, drink, luci e fascino per l’astronomia con lettura del tema natale e consulto dei farlocchi e dei tarocchi.

“La nostra ambizione è quella di creare una nuova esperienza di shopping in città legata alla sostenibilità e all’acquisto consapevole”, spiegano gli organizzatori, “tutto quello che è il market è legato da un’attenzione nella scelta dei materiali, nell’organizzazione del ciclo produttivo e alla consapevolezza nell’acquistare dai local brands così da accelerare la transizione verso un lifestyle sostenibile, riconsiderando i valori del consumo e assegnando una nuova faccia alla sostenibilità”.

La filosofia del market è consapevole e innovativa: “Abbiamo pensato di creare un format che abbraccia diversi punti convergenti in un unico disegno legato perlopiù al concetto di sostenibilità. Selezioniamo dei brand che producono a km 0 e che si impegnano ad utilizzare materiali ecosostenibili e di riciclo.

Promuoviamo lo shopping consapevole e non quello compulsivo. Aiutiamo a dare visibilità ai brand locali, facciamo costantemente brand research e selezioniamo dei marchi che abbiano una fascia di prezzo alla portata di tutti (ecco l’assonanza del nome Cip che in inglese si scrive “cheap” ovvero economico)”.

Gli obiettivi per il futuro? “Creare un market accessibile, sostenibile e inclusivo che diventi una realtà riconosciuta sia dai cittadini che dai turisti e da chiunque voglia abbracciare un lifestyle con un occhio di riguardo verso l’ambiente”, aggiungono, “vogliamo cavalcare quest’ondata di buon senso comune, di empatia ambientale per sensibilizzare e diversificare lo shopping anche per categorie merceologiche puntando a creare un nome affermato nei prossimi anni”.

La visione dell’arte e l’artigianato in Sardegna sono al centro del progetto. “Il nostro Cip Market cerca di dare spazio alla contemporaneità dei prodotti”, concludono, “Pensiamo che ci siano tanti talenti in quest’isola con progetti all’avanguardia che potrebbero avere una visione più internazionale. Cerchiamo di spingere i progetti nei quali, se non ancora affermati, vediamo del potenziale dando spazio ad un linguaggio riconosciuto e valido in tutto il mondo”.

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