In vista delle elezioni Politiche del 25 settembre 2022, Cagliaripad dà spazio ai candidati ai collegi uninominali di Cagliari e del Sud Sardegna. In questo caso abbiamo fatto tre domande a Maria Del Zompo, candidata della coalizione di centrosinistra al Senato.

Ex rettrice dell’Università di Cagliari e docente di Farmacologia, la Del Zompo ha espresso le sue proposte per il futuro della Sardegna.

Nel corso dei prossimi mesi, la Sardegna riceverà molti soldi dal PNRR. Come si possono utilizzare al meglio, quali sono i punti di intervento necessari?

Permettetemi di dire che il PNRR per quanto importantissimo non può essere considerato la soluzione di tutto e credo che la scelta di dare in carico alle Amministrazioni locali la responsabilità di attrarre risorse con progetti sottoposti a procedure competitive non sia stato sempre coerente con l’obiettivo di ristabilire gli equilibri tra i territori. Si dovrebbero introdurre dei correttivi per non lasciare indietro i comuni piccoli con capacità amministrative limitate.

Detto ciò, con le risorse del PNRR mi concentrerei sulla valorizzazione della Sardegna a livello turistico. Abbiamo una ricchezza che in larga parte ci invidiano ma che fino ad oggi non è stata messa a frutto. C’è bisogno di un sistema di trasporto efficace, a partire dalla elettrificazione del percorso ferroviario per collegare i vari siti turistici, per esempio. E legato al turismo c’è un ragionamento non rinviabile sulla bonifica dei territori dove l’industria ha creato danni irreversibili, penso al bellissimo e svantaggiato Sulcis.

Aggiungo, come priorità, due aspetti legati al lavoro: un piano occupazionale per coprire il fabbisogno della P.A. con l’assunzione di 300 mila dipendenti entro il 2024 e un polo di formazione sulle energie rinnovabili e transizione verde. Una Sardegna versione Green può generare ricchezza.

La scuola sarda fatica ancora a trovare lo snodo cruciale per mettersi alle spalle problemi come l’abbandono scolastico e la costante difficoltà ad alzare il livello qualitativo dei suoi studenti. Cosa si può fare a livello centrale per supportare le istanze del mondo scolastico?

Anche in questo caso parte dei fondi del PNRR non possono non essere destinati alle scuole in termini di comfort ed efficientamento energetico. Che appeal può avere una scuola se in primis non è uno spazio bello da vivere per un giovane che si deve formare? È poi urgente aumentare il numero degli insegnanti, stabilizzarli ed equiparare le retribuzioni a livelli europei: questo aspetto è strettamente collegato all’aumento del livello qualitativo delle scuole. Oggi dobbiamo fare i conti con un analfabetismo funzionale allarmante da parte dei ragazzi che fanno fatica nella comprensione dei testi.

Alcuni servizi inoltre dovrebbero diventare la normalità. Durante il mio rettorato avevamo istituito stanze rosa per le mamme studentesse e baby parking gratuito per permettere a chi aveva avuto un figlio di averlo accudito mentre seguiva le lezioni. Penso a un mio allievo che diventato papà mi disse: ‘Prof. Lei mi ha salvato la vita’.

Quale sarà il suo primo atto concreto per l’isola in caso di elezione?

Impegno immediato e continuo per dare concretezza alla legge sull’insularità. È un perno perché da questo ne deriva un ragionamento serio sugli interventi compensativi su sanità, istruzione, trasporti, continuità territoriale ed energia. Il problema della sanità va affrontato a livello di Governo con un piano strategico specifico per la Sardegna con territorio vasto a bassa densità di popolazione che ha diritto di beneficiare di livelli essenziali di assistenza. Da medico sono particolarmente sensibile a questo tema.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it