In vista delle elezioni Politiche del 25 settembre 2022, Cagliaripad dà spazio ai candidati ai collegi uninominali di Cagliari e del Sud Sardegna. In questo caso abbiamo fatto tre domande ad Andrea Frailis, candidato della coalizione di centrosinistra alla Camera.

Giornalista professionista e parlamentare uscente, Frailis ha espresso ai nostri microfoni le sue proposte per il futuro della Sardegna.

Quali sono per lei le priorità della Sardegna sulle quali occorre lavorare con urgenza a livello nazionale?

Per prima cosa occorre rimettere in piedi la sanità sarda, ridotta allo sbando dai tre anni di amministrazione Solinas-Nieddu. In Sardegna oggi ci sono liste d’attesa interminabili e strutture inadeguate che non sono in grado di garantire il diritto alla salute dei sardi. In secondo luogo è dirimente cambiare i bandi della continuità territoriale aerea e marittima: attualmente i servizi offerti dalle compagnie non sono all’altezza e, notizia di pochi giorni fa, non sarà più possibile prenotare un volo oltre il 12 febbraio 2023 nonostante si fosse data la disponibilità ad operare fino a maggio dello stesso anno. Terzo, ma non meno importante, bisogna ridare centralità alla scuola: in Sardegna abbiamo un tasso di abbandono scolastico vicino al 30%, e il 23% dei ragazzi di età compresa tra 18 e 24 anni è in possesso della sola licenza media. Per questo dobbiamo ridare dignità ai Docenti attraverso nuovi passaggi di ruolo e ad un aumento dei salari fino alla media europea, rendere totalmente gratuiti gli asili nido, estendere l’obbligo formativo da 10 a 13 anni, innovare e rendere sicure le nostre scuole e infine trasporti, libri di testo e mense completamente gratuiti.

L’Italia sta vivendo una situazione di grande emergenza con il rincaro del costo della vita. Cosa deve fare il governo per superare questo momento?

La grave crisi energetica impone di prendere nuove misure per aiutare famiglie e imprese. All’utilizzo di sussidi immediatamente fruibili dalle è necessario aggiungere una divisione del costo dell’energia in bolletta in energie rinnovabili e non, oggi trainate dal prezzo del gas e raddoppiare il credito d’imposta per compensare gli extra costi delle imprese per Gas e elettricità: dal 25% al 50% per le imprese energivore e dal 15% al 30% per le altre imprese. Nel lungo periodo dobbiamo spingere in maniera assoluta, forte e determinata sulle energie rinnovabili, semplificando ulteriormente le procedure per la produzione di energia da fonti rinnovabili. E infine un tetto europeo al prezzo del gas, la misura più importante di tutte, fortemente voluta dal governo Draghi: un governo che sicuramente noi non abbiamo contribuito a far cadere.

Ha già vissuto una parte della scorsa legislatura. Ma quale sarà il suo primo atto concreto per l’isola in caso di rielezione?

Il primo necessario atto sarà mettere mano ad una serie di leggi e decreti per rendere operativo e tangibile nella vita quotidiana dei sardi il reinserimento del principio dell’ insularità in costituzione, una grande vittoria ottenuta con una straordinaria partecipazione popolare.

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