Il Presidente della Regione Christian Solinas sarà a San Gavino Monreale venerdì 23 settembre (inizialmente era stata annunciata la data di mercoledì 21) per la “posa della prima pietra” che darà il via realizzazione del nuovo ospedale.

Si tratta di una delle opere più attese del Medio Campidano. Un’eterna incompiuta che solo nel 2022, dopo quasi due decenni di lotte politiche, anche molto aspre, pare essere giunta in dirittura d’arrivo con l’avvio del cantiere nel mese di agosto.

Sull’evento, organizzato a ridosso dell’election day, sono inevitabilmente piovute aspre critiche dal mondo politico e dalla società civile.

“Guarda caso – commenta Luca Vaccargiu, rappresentante dei Cittadini Attivi di San Gavino – la cerimonia si svolge poco prima delle elezioni politiche fissate per il 25 settembre. Probabilmente si tratta di una coincidenza, visto e considerato che dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla conclusione delle operazioni di voto, è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in ‘forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni’. Sarebbe stato il caso di attendere qualche giorno per programmare e pubblicizzare le attività sopra descritte, e magari alla conclusione delle operazioni di voto”.

Nelle piazze di San Gavino Monreale e dei comuni limitrofi lo scontro è aperto. La polemica divampa, andando dalle piazze del paese a quelle virtuali sui social.

A gettare benzina sul fuoco ci pensa Claudio Seda, sangavinese candidato alle politiche del 25 settembre con Italia Sovrana e Popolare. “Hanno distrutto la sanità, hanno tolto la dignità a pazienti e familiari – attacca Seda – e qual è l’idea del Presidente della Regione? Fare un’inopportuna passerella per cercare di intestarsi il merito di una struttura storicamente avversata dal centrodestra. Certi politici non conoscono vergogna, evidentemente”.

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