“I professionisti dell’informazione e della comunicazione, le giornaliste e i giornalisti hanno il diritto di veder riconosciuto per legge un lavoro profondamente mutato, a non essere condannati anche loro alla piaga del lavoro povero”.

Lo afferma la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), rilanciando le proposte sull’equo compenso e sul limite di utilizzo dei co.co.co nell’editoria.

“Questi lavoratori sono quotidianamente impegnati a stare al passo dell’evoluzione del mercato dell’informazione ma – spiega la deputata – non hanno l’aspettativa di una retribuzione dignitosa e adeguata alla loro professionalità. Devono muoversi alla velocità del web e del digitale, seguire l’aggiornamento professionale obbligatorio per gli iscritti all’Ordine dei giornalisti, acquistare di tasca propria gli strumenti tecnologici necessari per poter lavorare”.

“Anche per questi lavoratori della democrazia – indica Mura – è arrivato il momento di parlare di dignità retributiva e previdenziale, di considerare che i collaboratori con all’attivo decine di articoli pubblicati arrivano, a fine mese, a percepire meno del reddito di cittadinanza”.

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