Si è tenuta questa mattina a Sassari, nei locali della nuova sede natzionale di Caminera Noa, una conferenza stampa nel corso della quale alcuni tra i dirigenti del movimento hanno illustrato il percorso politico intrapreso dall’organizzazione verso l’emancipazione sociale e l’autodeterminazione.

La preoccupazione è alta a Sassari. Per Giovanni Fara c’è la necessità di aggregare le forze sociali, culturali e politiche che si riconoscono in un programma di valori e progetti comuni. “Vogliamo prospettare una alternativa di governo a una amministrazione che ha fallito su tutti i fronti, dimostrando scarso interesse verso le problematiche dei cittadini” ha spiegato, aggiungendo che “sono quasi 5000 le persone in difficoltà economica e abitativa che non riescono a pagare le utenze, e a mettere assieme il pranzo con la cena. Mentre il sindaco inaugura l’apertura di nuovi supermercati, il tessuto sociale ed economico fatto di artigiani e piccoli commercianti rischia di scomparire. Sassari rischia di divenire un deserto economico senza prospettive e senza futuro“.

Non mancano le proposte del movimento, come spiega Zaira Zingone: “Puntiamo sulla cultura. Dobbiamo favorire l’inclusione dei giovani in politica e la riconquista di spazi dove la creatività. Possiamo far nascere un centro dell’arte e della cultura, utilizzando l’ex mattatoio, l’ex carcere o l’ex questura, tutti edifici abbandonati all’incuria e al degrado“.