Fabio Liverani è tornato ad allenare il Cagliari dopo la morte della ex moglie, Federica Frangipane. E nelle scorse ore ha rilasciato una intervista col Corriere della Sera in cui ha parlato del suo rapporto con lei.

Un pensiero alla malattia della ex moglie: “La prima diagnosi non era terribile: un meningioma, un cancro al cervello di natura benigna. È stata operata una prima volta, poi è ricomparso ancora e ha subito il secondo intervento. Fino alla terza operazione, a quel punto non era più un male da poter combattere. Lei ha creduto di potercela fare fino a sei mesi fa. Federica voleva vivere, per i nostri figli”.

I problemi tra loro prima della malattia, la separazione. E i buoni rapporti che lo riportavano da lei: “Adesso alleno a Cagliari, dopo le partite andavo a casa a Roma. Da lei. L’ho fatto anche sabato scorso: Federica era costretta a letto, la malattia le aveva compromesso la mobilità di arti e muscoli. Stava male, non immaginavo però che due giorni dopo l’avrei persa. Per Federica ero pronto a sacrificare tutto“.

Il calcio lo aiuta a non pensare al lutto: “Resta anche l’affetto che il mondo del calcio sta dimostrando alla mia famiglia. È un mondo visto come privilegiato e basta. Invece ho scoperto sentimenti autentici. Veri. Sono qui a Cagliari ad allenare i miei ragazzi. Mi aiuta”.

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