Una boa alla deriva di notevoli dimensioni, circa due metri di diametro per altrettanti di altezza, è stata recuperata e messa in sicurezza nelle acque antistanti la località Is Pruinis, a circa un miglio nautico dal .

La segnalazione del pericoloso galleggiante è stata effettuata lunedì 26 settembre scorso da un privato cittadino. Immediato l’intervento della Guardia Costiera, che ha raggiunto la boa e ha cercato di stabilirne la provenienza, operazione resa difficile dall’assenza di segni identificativi.

Dato il peso dell’oggetto, i militari hanno ritenuto impossibile rimorchiare immediatamente in sicurezza la boa con una sola Motovedetta. Visto anche il sopraggiungere della sera, è stato emesso un avviso urgente ai naviganti in merito alla presenza in mare del pericoloso ostacolo.

Il giorno successivo, martedì 27 settembre, su disposizione del Comandante della Guardia Costiera, è stata organizzata un’ulteriore uscita della stessa Motovedetta, operante con un’altra unità da rimorchio del Gruppo Ormeggiatori Portoscuso – Sant’Antioco – Calasetta, che si è resa prontamente disponibile a fornire ausilio per il rimorchio in porto del dispositivo di ormeggio.

Le operazioni, iniziate alle ore 11:10 avvenivano sotto la direzione della Motovedetta CP812 sono terminate circa due ore dopo con l’alaggio in banchina del galleggiante per mezzo di una gru. Dopo un’ispezione più accurata a terra, sulla boa non è stato individuato alcun segno distintivo o targa matricolare che potesse attestarne l’originaria funzione, la provenienza o il luogo di origine. Ad ogni modo è stato possibile ipotizzare che la boa fosse in acqua da lungo tempo, visto il notevole volume dello strato di organismi attaccati nella sua parte immersa.

Vincolata alla base della struttura veniva ritrovata una pesante catena di circa 10 metri che, fortunatamente, ne frenava il moto in deriva sotto effetto delle correnti.

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