Gianluca Vacchi avrebbe avuto “attacchi d’ira” quando “le direttive non venivano attuate dal personale domestico”. A raccontare al giudice le sfuriate di Mister Enjoy è la modella 36enne Giorgia Gabriele, per tre anni compagna dell’imprenditore e influencer 55enne.

Per questo motivo la governante sarda, licenziata da Vacchi a ottobre del 2020, l’ha chiamata a testimoniare nella sua causa di lavoro al Tribunale di Bologna.

La donna insieme al marito, anche lui un ex di casa Vacchi, chiedono all’imprenditore più di 700mila euro per gli straordinari non pagati, ferie e riposi non goduti. Ma c’è un’accusa ben peggiore: aver lavorato in nero per 14 e 10 anni. Entrambi, stando a quanto dicono, avrebbero servito l’influencer in totale per 22 e 17 anni, lavorando anche 15 ore al giorno.

Tutto confermato dalla modella chiamata a testimonare: “Quando avevamo bisogno la contattavamo, anche a mezzanotte – dice Giorgia Gabriele -, il suo era un lavoro dietro le quinte”. “Si occupava della gestione delle case e del personale domestico delle case del signor Vacchi – aggiunge la donna – in particolare seguiva la formazione del personale, organizzava i loro turni e si assicurava che la casa fosse organizzata in modo tale da essere efficiente secondo le esigenze del signor Vacchi”.

Alla governante, inoltre, veniva lasciata anche la gestione del denaro: “Per le piccole spese anche di personale occasionale – continua Giorgia Gabriele – provvedeva al pagamento in contanti la ricorrente. Posso riferire che io avevo a disposizione una carta di credito e consegnavo poi gli scontrini, per le spese più grosse, alla signora, così come lei mi aveva chiesto di fare. Confermo che Vacchi chiedeva alla signora di andare a prelevare denaro al bancomat ma non saprei quantificare con quale frequenza. Vacchi preferiva avere sempre con sé del contante per ogni evenienza

Così la causa di lavoro dei due ex dipendenti sardi va ad aggiungersi a quella della colf filippina Laluna Maricris Bantugon, 44 anni. La donna nel suo esposto al Tribunale del lavoro ha ricordato gli anni al servizio di Vacchi come un incubo, tra sfruttamento e vessazioni. I video su TikTok che hanno reso famoso l’imprenditore erano una fonte di “stress tra il personale”: se gli stessi suoi dipendenti non andavano “a tempo di musica” e i balletti non “venivano eseguiti perfettamente” si “scatenava la rabbia di Vacchi che inveiva contro i domestici, lanciando il cellulare e spaccando la lampada usata per le riprese”. La 44enne ha chiesto che le vengano riconosciuti 70mila euro, tra straordinari e tfr non pagati.

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