Le imprese sarde continuano ad assumere. Nonostante le difficoltà date dal caro energia, da crollo del potere d’acquisto delle famiglie e dall’aumento del costo delle materie prime, le attività economiche isolane nel primo semestre di quest’anno hanno firmato oltre 120mila contratti di lavoro, di cui più di 40mila hanno riguardato gli under 30 (il 33,1%).

Sono questi i dati relativi al dossier sulle assunzioni in Sardegna nel 2022, elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte UnionCamere, Anpal ed Excelsior.

Nel totale delle assunzioni, 14mila sono stati i contratti a tempo indeterminato, 48mila a tempo determinato, 1.500 gli apprendisti, 43mila gli stagionali, quasi 7mila i contratti di somministrazione e 6mila gli intermittenti.  Le percentuali dicono che solo l’11,6% del totale degli assunti avrà un posto stabile nel tempo (indeterminato) mentre al restante 88,4% sono state offerte altre soluzioni lavorative.

Sul totale degli assunti, come anticipato, i contratti under 30 sono stati più di 40mila (il 33,1% del totale delle assunzioni), con quasi 3mila a tempo indeterminato (7,5%), 14mila a termine (35,6%), 1.300 gli apprendisti (3,3%), oltre 16mila gli stagionali (40,3%), 2.500 quelli a somministrazione (6,4%) e più di 2.700 quelli intermittenti (6.9%).

Il record delle assunzioni è stato registrato nel Nord Sardegna, con 51.600, di cui quasi 18mila per gli under 30: di questi ultimi, solo 443 sono stati assunti a tempo indeterminato (5,9%). Segue Cagliari con oltre 32mila assunzioni, di cui 10mila under 30 con 997 giovani (il 9,9%) che hanno avuto il contratto a tempo determinato. Poi 17mila nel Sud Sardegna, di cui 5.700 under 30 e 121 (il 7,7%) a tempo indeterminato. Ancora Nuoro con 12mila assunzioni, di cui 4.100 giovani, con 315 che hanno avuto una offerta stabile (7,7%). Chiude Oristano con oltre 7mila assunzioni, di cui 2.200 per i giovani e 184 a tempo indeterminato (8,1%).

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