Operatori socio sanitari impiegati impropriamente per attività di facchinaggio e magazzino. La denuncia arriva dalla Uil- Fpl Arnas ed è rivolta direttamente all’Azienda sanitaria del Brotzu di Cagliari. “Nelle segnalazioni – dicono i sindacalisti – sta emergendo che all’interno della nostra Azienda si utilizzino gli oss per attività che nulla hanno a che fare con l’attività prevista dal profilo professionale, facendo uso dei transpallet, manuali o elettrici, dal magazzino o dalla farmacia, ai vari reparti”.

Il transpallet è comunemente definito come un carrello elevatore con guidatore a piedi o a bordo – in genere su una pedana – munito di forche e adibito alla sola movimentazione di merci. La banca dati Infor.Mo, il Sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni sul lavoro (Inail) ha catalogato oltre 8.200 casi di infortuni mortali e gravi avvenuti tra il 2002 e il 2015. I dirigenti dell’Arnas Brotzu sono a conoscenza di questi fatti? Davvero i preposti dell’Arnas Brotzu confondono gli oss con gli addetti ai magazzini? si pensa davvero di poter utilizzare questa figura in maniera impropria andando a sopperire di volta in volta le carenze nella dotazione organica?”.

“Andando avanti di questo passo non facciamo altro che accelerare il processo di usura psico-fisica di questi lavoratori – proseguono i rappresentanti di Uil-Fpl Arnas – sottraendoli dal prezioso tempo necessario che potrebbero dedicare all’assistenza al malato e alla collaborazione con gli infermieri stessi. Davvero si pensa di combattere l’esodo del personale in questa maniera? L’operatore nasce con la Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2001 come figura di supporto al processo di assistenza infermieristica e con l’arrivo del nuovo CCNL saranno inseriti nell’area socio sanitaria”.

“È una figura fondamentale che deve essere impiegata nel rispetto del proprio profilo professionale, destinato ad operare, collaborare e cooperare con gli infermieri, non certo impiegato come magazzinieri o peggio ancora come facchini”, aggiungono i sindacalisti. “Davvero si pensa di combattere il demansionamento degli infermieri in questa maniera? In virtù di quanto esposto, chiediamo a questa Amministrazione un incontro urgente per affrontare la grave tematica e annunciando fin d’ora iniziative di lotta per la tutela sia degli operatori socio sanitari che degli stessi infermieri che devono trovare al loro fianco un prezioso supporto”, concludono.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it