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Un’audizione urgente dell’assessore della Sanità Mario Nieddu e del direttore generale di Areus (Azienda regionale dell’emergenza e urgenza della Sardegna) Simonetta Bettelini sui gravi ritardi nelle procedure di realizzazione della struttura del Numero Unico Europeo (NUE) 112: la chiede il consigliere regionale del gruppo Liberi e Uguali Sardigna – Art.1 – Demos – Possibile Daniele Cocco, vice presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale.

“Da oltre un anno – dice Cocco – ho presentato una mozione e una richiesta di convocazione urgente della commissione per sollecitare l’avvio, con la massima urgenza, della struttura provvisoria della Centrale unica presso la sede di AREUS di Nuoro, ma senza avere alcuna risposta. Ad oggi i tanto proclamati annunci da parte dei vertici della sanità regionale di una imminente attivazione del servizio NUE 112 non hanno alcun riscontro concreto”.

Il consigliere regionale riepiloga così la situazione: “Con il protocollo di intesa siglato in data 12 giugno 2019, tra il Ministero dell’Interno e la Regione Autonoma della Sardegna – dice – si è provveduto, data la specificità territoriale della Sardegna, all’individuazione di una Centrale Unica di Risposta (CUR) 112 dislocata in due sedi, Cagliari e Sassari. Una delibera della Giunta regionale del 2020 ha autorizzato l’istituzione del Numero unico europeo (NUE) 112 nella sede di AREUS a Nuoro, in attesa della conclusione degli interventi di adeguamento e ristrutturazione nelle sedi definitive di Cagliari e di Sassari.”

Tuttavia, “nonostante il completamento della progettazione secondo le indicazioni di AREUS, il rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte degli enti competenti e l’avvenuto acquisto delle dotazioni impiantistiche sul mercato elettronico per due Centrali operative, la Direzione generale Areus ha inspiegabilmente deciso di tagliare la sede provvisoria di Nuoro”, spiega Daniele Cocco.

Qualsiasi altra soluzione alternativa alla sede provvisoria di Nuoro, aggiunge l’esponente LADP, “compresa quella di un’unica centrale operativa in altra sede, oltre a disattendere le delibere regionali, il protocollo di intesa siglato con il Ministero dell’Interno e le aspettative dei territori, costringerebbe la Regione Sardegna ad affrontare un costo aggiuntivo ampiamente superiore all’attivazione della sede nuorese la quale, successivamente alla realizzazione funzionale delle sedi di Sassari e Cagliari, potrà essere convertita in centrale per i trasporti secondari e numero unico 116/117, con costi certamente ridotti di attivazione”.

“I toni trionfalistici che millantano il prossimo avvio del NUE 112 in Sardegna sono inopportuni e non rispecchiano la realtà dei fatti”, sottolinea Daniele Cocco. “I sardi – dice ancora – devono sapere che il servizio sarà fruibile, con tempi ancora incerti, solo per il distretto di Olbia e lascerà scoperta la maggior parte dei territori della Sardegna. Risulta inoltre inesistente qualsiasi altra iniziativa che riguardi i servizi dei trasporti secondari programmati dalle varie aziende sanitarie e il numero unico116/117”.

Il soccorso sanitario di emergenza-urgenza territoriale “è allo sbando, con parecchi disagi per i cittadini e con un generale malcontento da parte del personale sanitario dovuto alla pessima gestione dell’azienda. Le ambulanze medicalizzate (ovvero con autista, medico ed infermiere) spesso intervengono senza medico a bordo, molti medici del servizio chiedono il trasferimento o di esercitare come medico di base”, aggiunge Cocco.

“Sono troppe le scelte e strategie sbagliate da parte dei vertici della sanità regionale che non tutelano gli interessi dei cittadini e degli operatori – conclude il vicepresidente della commissione Sanità – e che evidenziano una deficitaria gestione manageriale da parte del DG di Areus, che ha dimostrato di non essere in grado di raggiungere neppure i minimi obiettivi assegnati dalla regione. I sardi chiedono chiarezza e servizi sanitari concreti”.

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