(Una scena della serie tv The Escort)

Novembre, mese del Black Friday. I consumatori si preparano in anticipo ad acquistare a buon prezzo i loro prodotti preferiti o confezionare in anticipo qualche regalo natalizio. Non tutti, però, potranno beneficiarne: il sesso a pagamento non concede sconti.

Lo testimoniano i dati di Escort Advisor, il primo sito di recensioni di escort in Europa. La media dei prezzi nazionali fatti dalle professioniste del sesso rimane invariata e loro stesse dichiarano che per il sesso non applicano alcun tipo di scontistica.

Così a Brescia, la provincia al primo posto nella classifica per prezzo, si continua a pagare il prezzo più caro d’Italia con una media di 103 euro, mentre a Trapani, all’ultimo posto, quello più basso: 60 euro.

Con uno sguardo d’insieme si nota che il Nord batte il Sud d’Italia quando si parla di prezzi “più alti”, mentre nel Centro si riscontra una media intorno agli 85 euro. Tendenza dimostrata anche attraverso le recensioni degli utenti che confermano o smentiscono il “listino prezzi” delle sex workers.

Quello delle sex workers è un mercato in continuo fermento, pertanto, le cifre variano da provincia a provincia. Si passa così dai 100 euro stabili di Milano e Roma, le due città con la maggior concentrazione di lavoratrici e dagli 80 euro di Matera e Frosinone, fino ai 70 di Vercelli e Vibo Valentia.

Dopo Brescia, Bolzano e Bergamo, nella top 10 delle province con il prezzo medio più alto ci sono, oltre alle già citate Milano e Roma con un prezzo medio di 100 euro, anche Varese, Verona, Padova e Vicenza a 99 euro. Le cifre più basse dopo Trapani, l’unica città che si attesta sui 60 euro, le troviamo a Fermo e in Ogliastra, con rispettivamente 69 e 67 euro.

Rispetto al 2021 nel range fino a 70 euro avevamo 22 province, nel 2022 solo 5, pertanto si registra un notevole aumento del prezzo medio.

Confrontando i dati degli ultimi due anni si evidenziano le province che hanno avuto un incremento della media prezzi nel 2021 e un decremento nel 2022: Chieti dopo un -11% recupera con un +16,4%, Gorizia registra un -9,7% nel 2021 e un recupero del 24,6% nel 2022, in ultimo Rieti dopo un -26,28% risale nella media di un +62,3%.

Allo stesso modo alcune province hanno invece avuto un calo nel 2022 rispetto ad un aumento nel 2021: Caltanisetta da un +30,75% scende di -12,90%, Carbonia-Iglesias da un +21,15% passa a un -11,1% ed infine Agrigentodopo un aumento del 46,6%, scende nel 2022 del -5,3%.

Province che invece hanno un costante aumento le troviamo su tutta la penisola e sono 83 su 109: Asti con un +11,8% nel 2021 e un +3,5% nel 2022, Lecco +6% e +13,4%, scendendo poi nel centro/sud troviamo Isernia con un +23,5% e un +5.7%, Caserta sale ancora del 10% nel 2022 rispetto ad un + 9,4% nel 2021 e Taranto registra un +10% ed un +5,2%.

Si conferma pertanto un aumento generale dei prezzi del 7,4% nel 2022 rispetto all’anno precedente, che conferma un graduale, anche se distante, ritorno ai livelli del 2019, prima della pandemia. La lenta tendenza è data anche dalla ridotta disponibilità economica dei clienti che cercano la compagnia delle sex workers.

Sempre secondo Escort Advisor il 22% dei clienti sceglie utilizzando il prezzo come primo elemento nella ricerca, cercando quindi il risparmio in un difficile momento di congiuntura economica.

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