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In un filone d’indagine aperto dal promotore di giustizia vaticano parallelamente al processo sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato, il cardinale Angelo Becciu risulta indagato con altre persone per associazione a delinquere.

Lo ha confermato il promotore di giustizia Alessandro Diddi che ha riferito dell’esito della rogatoria per l’ipotesi di reato associativo, nell’ambito della quale il Tribunale di Sassari ha trasmesso in Vaticano i risultati degli accertamenti condotti sulla Cooperativa Spes di Ozieri, guidata dal fratello di Becciu, Antonino.

Monsignor Becciu, tramite i suoi avvocati difensori, ha riferito di non sapere nulla di questo ulteriore fascicolo.

La documentazione trasmessa dal Tribunale di Sassari in Vaticano tramite chiavetta contiene “una selezione degli atti trasmessi a questo Ufficio”, e in particolare annotazioni della Guardia di Finanza di Oristano e una serie di estratti di chat provenienti dai dispositivi telefonici sequestrati a Maria Luisa Zambrano, nipote del cardinale, e al fratello di Becciu.

“Ritengo i documenti ricevuti particolarmente rilevanti”, ha detto Diddi nel corso dell’udienza.

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