Il Popolo della Famiglia Sardegna rilancia l’appello del presidente nazionale Mario Adinolfi che, da mesi ormai, sta conducendo una “battaglia di civiltà” per “chiedere la chiusura immediata della piattaforma Onlyfans”. Quest’ultima, sostengono gli esponenti del gruppo politico, “svolge un’attività classificata, anche dalla Cassazione nel 2015, come prostituzione a tutti gli effetti”.

OnlyFans è un sito web che offre un servizio di intrattenimento tramite abbonamento. I creatori di contenuti possono guadagnare denaro dagli utenti che si iscrivono ai loro contenuti, i “fan”, appunto.

La piattaforma è molto popolare nel settore dell’intrattenimento per adulti, e non avendo una politica sui contenuti molto restrittiva e consente agli utenti di condividere le proprie foto semi nude o completamente nude in cambio di una quota associativa mensile. La società paga l’80% delle commissioni riscosse al creatore dei contenuti, mentre il restante 20% è trattenuto da OnlyFans.

Barbara Figus, coordinatrice regionale del Popolo della Famiglia, chiede al ministro della Famiglia Eugenia Roccella e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di “intervenire con la massima urgenza per impedire la prostituzione delle ragazze e dei ragazzi italiani su questa piattaforma, soprattutto dopo aver ascoltato il grido d’allarme lanciato da diversi psicoterapeuti italiani che testimoniano di avere in cura ragazze che dopo aver pubblicato foto e video hot sono passate agli incontri dal vivo a pagamento”.

L’esponente regionale del Popolo della Famiglia, infine, sente di dover “fare un appello anche ai genitori di questi ragazzi, chiedendo loro di vigilare e facendogli comprendere che esistono modi più dignitosi per guadagnare e ottenere l’indipendenza”.

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