Sono passati solo pochi giorni dalla presentazione della Fondazione Percorsi Francescani con cui la Regione Sardegna vuole valorizzare i cammini religiosi sardi e dare gambe – insieme ad altre iniziative come Noi Camminiamo in Sardegna – al Protocollo d’intesa siglato a gennaio 2022 dall’Assessorato del Turismo e dalla Conferenza episcopale sarda. Ma il tema del cosiddetto “turismo lento” è costellato di altre iniziative. Come quella dei Gruppi di Azione Locale sardi che, capofila il Gal Ogliastra, stanno cercando anch’essi (non si capisce se con qualche coordinamento con la Regione) di costituire un modello di circuito dei cammini religiosi che consenta di puntare sul turismo spirituale. Un gruppo di rappresentanti dei Gal sardi è appena rientrato in Sardegna dopo una trasferta in Spagna dove gli esperti hanno cercato di analizzare la realtà principe nel settore: il Cammino verso Santiago di Compostela.

“Un’esperienza intima e autentica alla scoperta di luoghi unici dal punto di vista spirituale, paesaggistico e culturale, in una terra nella Spagna di Santiago di Compostela, dove l’accoglienza è considerata sacra, dove il turismo ‘lento’ può essere di forte ispirazione per la Sardegna che punta all’ospitalità autentica”.

Natura, cultura e spiritualità – evidenzia il comunicato stampa – sono i “cardini del progetto “Cammini dello Spirito” grazie al quale il GAL Ogliastra in partenariato con i GAL Nuorese Baronia (nel ruolo di Capofila), il GAL Barbagia, il GAL BMG, il GAL Barigadu Guilcer, il GAL Logudoro Goceano e il GAL Sarcidano Barbagia Seulo, ha appena terminato il viaggio studio a Santiago di Compostela, per l’attuazione del progetto di cooperazione interterritoriale. Obiettivo generale: la costituzione di un modello di circuito dei cammini religiosi in Sardegna, strategico per il turismo spirituale fortemente radicato e particolarmente sentito in tutta l’isola”.

Il progetto – spiega la nota – prevede lo studio dei sistemi di accoglienza più collaudati a livello europeo, da poter replicare sul territorio regionale.

Nello specifico è stato organizzato un viaggio studio di 5 giorni, al quale ha partecipato una delegazione composta da 7 gruppi (uno per ogni GAL partner), presso il Cammino di Santiago di Compostela, per favorire l’incontro e il confronto tra gli operatori turistici dei territori coinvolti con quelli di realtà già avviate e di grande esperienza.

La visita ha permesso agli operatori di conoscere una realtà turistica capace di generare numeri importanti a livello mondiale, con un trend in costante crescita, in grado di illustrare realtà e modelli evoluti nel settore. Basti pensare che solo lo scorso agosto il Cammino di Compostela ha veicolato in Spagna circa 350mila turisti.

“Crediamo – ha detto Daniela Arzu membro del CDA del Gal Ogliastra– che lo sviluppo di progetti incentrati sul turismo di comunità e di un’offerta di viaggio sostenibile che consente di vivere al meglio il patrimonio materiale e immateriale dell’isola, scoprire le peculiarità dei territori ed entrare in contatto con chi le vive sia una delle strade da percorrere per rafforzare il turismo esperienziale e creare nuove stagionalità e favorire una migliore integrazione fra territori. Gli operatori del Cammino hanno tanto da insegnarci, hanno molta consapevolezza del loro prodotto turistico, di quanto esso sia importante per il loro benessere, conoscono bene le lingue e abbiamo assistito a una gamma di servizi offerti al viandante che sono soprattutto fatti di grande collaborazione tra territori. Ci hanno mostrato come possa essere centrale essere collegati gli uni agli altri per offrire un prodotto amato in tutto il mondo”.

“La Sardegna e i suoi itinerari offrono un’esperienza unica,- ha aggiunto Ilaria Perino, tecnico del GAL Ogliastra – e questo viaggio ci ha consentito di osservare e conoscere meglio un territorio che grazie al valore culturale, spirituale e turistico, permette di vivere il viaggio in una dimensione introspettiva, favorisce la contemplazione dei luoghi e la possibilità di sentirsi parte di quelle comunità. Abbiamo visto come la creazione di un’offerta di qualità stimola la crescita di competenze e professionalità sul territorio e diventa opportunità di occupazione”.

I cinque giorni di studio – spiega la nota – sono stati incentrati sulla formazione, con specifico focus sul prodotto tematico culturale-religioso e sul mercato spagnolo, sui luoghi di maggiore interesse per i visitatori, visite che sono state utili per ragionare sulle prospettive della destinazione Sardegna per i camminatori. Hanno partecipato operatori esperti da tutta la Sardegna specializzati nel turismo, ideatori e promotori di best practices.

Cinque gli operatori ogliastrini presenti: Milena Pusole (agenzia viaggi), Alessandro Murino (Escursioni con il Trenino Verde), Filippo Bangoni per Chintula s.n.c., Roberto Murgia per Abellabellu s.a.s. e Giulia Depau per Emotion s.a.s.

“Il viaggio studio a Santiago di Compostela è stato un appuntamento importante – dice entusiasta Milena Pusole che a Baunei ha un’agenzia di viaggi incoming – che ci ha fornito indicazioni sulle nostre potenzialità e ci proietta nella organizzazione del nostro lavoro con un bagaglio maggiore. La Sardegna e l’Ogliastra per noi è di certo una meta di vacanza che affascina e, possiamo renderla ancora più appetibile promuovendola ancora meglio e collaborando con gli altri territori dell’isola come questo viaggio fatto insieme agli altri operatori e a tutti gli altri GAL, ci ha insegnato”.

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