“A pochi giorni dall’apertura delle buste per le offerte nella gara per l’aggiudicazione delle rotte operate in regime di continuità territoriale, assistiamo a un vero e proprio disastro: nessuna compagnia ha presentato offerte per volare sulle rotte da e per Alghero e il vettore che si aggiudica le tratte da e per Olbia vanta una flotta di soli 5 aeromobili”.

Lo denuncia la Uiltrasporti Sardegna che chiede all’assessore regionale ai Trasporti Antonio Moro di attivare immediatamente un tavolo tecnico per tutelare il diritto alla mobilità dei sardi e salvaguardare centinaia di posti di lavoro che rischiano di essere compromessi.

“Dopo quasi tre anni e mezzo di una continuità territoriale che ha visto un drastico ridimensionamento del numero dei voli, delle frequenze ed un aumento vertiginoso dei prezzi per i non residenti, pensavamo non si potesse fare di peggio. E invece, purtroppo, ci sbagliavamo – scrivono in una nota il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca e la segretaria regionale Elisabetta Manca. “Chiediamo se la Regione abbia valutato attentamente gli aspetti tecnici delle offerte presentate e non solo quelli economici. Il diritto alla mobilità dei sardi non può dipendere meramente dal ribasso di gara presentato dalle compagnie. Se già quest’anno è stato difficile e non scontato avere voli aggiuntivi durante i periodi di picco da parte di vettori strutturati, come potranno garantirli quelli appena nati, con una flotta risicata e una solidità economica da verificare?”

“Possibile si sia già dimenticata l’infelice esperienza di Blueair presso lo scalo di Fertilia e si voglia rischiare di attivare l’ennesima procedura di emergenza in piena stagione turistica? – chiedono i sindacalisti – Due anni fa Ita venne esclusa dalla continuità perché l’Assessorato ritenne che non avesse un numero sufficiente di macchine per poter garantire un servizio adeguato e ora si affida la continuità di un

intero scalo ad un vettore con solo 5 aeromobili? Insomma, evidenziano Zonca e Manca, “quanto sta accadendo in queste ore conferma quanto la Uiltrasporti denuncia da mesi: questo modello di continuità territoriale non aderisce più alla realtà del trasporto aereo moderno e l’assessore, prima di puntare il dito contro il vettore che ha garantito il diritto alla mobilità anche in piena pandemia, dovrebbe chiedersi qual è la ragione che ha indotto i vettori a non presentare alcuna offerta per lo scalo di Alghero nonostante una base d’asta superiore allo scalo olbiese. Perseverare con questa gestione dei trasporti rischia di riportare indietro di vent’anni l’intero nord Sardegna e di pregiudicare in maniera irresponsabile il futuro economico di una parte essenziale della Sardegna”.

Per questo motivo la Uiltrasporti chiede l’attivazione immediata di un tavolo tecnico che veda coinvolti tutti gli attori del sistema trasporti regionale, Ministero dei trasporti ed Enac “prima che un intero sistema venga messo seriamente a rischio e che centinaia di posti di lavoro possano essere compromessi”.

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