“Seguire esempi virtuosi come Spagna e Francia”. L’esortazione arriva dal Popolo della Famiglia Sardegna che interviene sulla annosa vicenda, ancora irrisolta, della continuità territoriale sarda. “Da anni ormai assistiamo allo sconforto di famiglie e imprese sarde che si sentono discriminate e gravemente danneggiate dall’attuale modalità di trasporto aereo ma anche marittimo”, scrive Barbara Figus, coordinatrice regionale del Popolo della Famiglia: “Trovo semplicemente assurda ed estenuante l’attesa di una migliore mobilità aerea che, da anni, ci viene promessa per poi constatare di trovarci sempre davanti ad una incompiuta. Si sono susseguite, col tempo, varie giunte regionali ma per i sardi il problema non è mai stato risolto”.

“Eppure, le soluzioni – continua Figus – sono diverse e arrivano da nazioni non lontane dall’Italia. E’ incomprensibile, infatti, come non si possa prendere esempio da due sistemi, quello spagnolo e quello francese, che hanno già dimostrato di ridurre gli svantaggi per le popolazioni isolane rispettivamente delle Baleari e della Corsica. In questi Paesi gli investimenti statali per tutelare le popolazioni isolane sono raddoppiati e, addirittura, più che triplicati rispetto a quello che lo Stato italiano mette a disposizione per la continuità territoriale sarda. L’isolamento dei cittadini sardi è una vergogna – prosegue Figus – che merita di veder scritta prima possibile la parola fine.

Qualche esempio su tutti: bisogni primari come la necessità di andare oltremare per visite mediche, spesso in questo caso vergognosamente negata o a prezzi folli, alle famiglie e turisti che rinunciano in estate alla mèta Sardegna per i costi proibitivi di aerei e soprattutto di traghetti. Con un danno alle imprese e al settore turismo considerevole.

Possiamo affermare che di fatto la Sardegna non ha mai goduto di una vera continuità territoriale né in uscita né tanto meno in entrata. Anche l’Unione Europea dovrebbe fare un passo indietro e rendersi conto che le soluzioni messe in campo sino ad oggi non sono affatto sufficienti. Vogliamo sperare – conclude Barbara Figus – che il governo Meloni nel nuovo anno appena iniziato, restituisca finalmente la giusta dignità ai sardi. Il diritto ad una mobilità aerea e marittima agevolata è un diritto di civiltà che è estremamente urgente venga riconosciuto quanto prima”.

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