(Foto credit: Ansa)

Nella giornata odierna, la Digos ha avviato una serie di perquisizioni per far luce sull’assalto al comando militare dell’Esercito, a Cagliari, avvenuto nel maggio 2022.

L’episodio era avvenuto durante la protesta-sciopero di sindacati di base, movimenti antimilitaristi, pensionati e scuola contro l’utilizzo delle armi e le esercitazioni nell’Isola. Una molotov era stata lanciata contro l’ingresso della sede del comando militare, poi contro le pareti erano state lanciate delle “bombe” di vernice rossa e due fumogeni.

Le prime perquisizioni sono partite a casa di un attivista, come svela l’associazione A Foras. “Cercavano telefono e PC per trovare tracce di un video fatto dalla compagna, in cui riprendeva l’episodio” viene spiegato.

Da qui la volontà di resistere. “La lotta alle basi è viva e la sua forza sta nella nostra capacità di organizzarci e continuare a batterci insieme” hanno aggiunto i membri dell’associazione.

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