(Foto credit: Università di Cagliari)

Ieri in Rettorato il kick-off meeting del progetto “Infrastructure Management Support System”, coordinato dal dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura (Dicaar) in collaborazione con il dipartimento di Matematica e informatica (Dmi) dell’Università di Cagliari. La riunione operativa presenziata dal rettore Francesco Mola e dal generale Giancarlo Gambardella, capo della Direzione Lavori e Demanio del Segretariato generale della Difesa.

Imass-Chain ha come scopo la costruzione di un sistema informatico di consultazione e supporto alle strategie di gestione e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale della Difesa. In tre fasi, di un anno ciascuna, la ricerca consentirà di elaborare standard costruttivi e modelli di intervento. Inoltre, potrà essere di supporto al processo decisionale di razionalizzazione, dismissione e nuova destinazione di beni non più utili ai fini istituzionali.

Integrazione, sia in fase progettuale che di sviluppo, tra le competenze scientifiche e tecnologiche di UniCa e quelle dei partner industriali Leonardo spa e FlossLab.

La ricerca è cofinanziata al 50% attraverso il bando 2020 del Piano nazionale della ricerca militare (Pnrm) promosso dal Segretariato generale della Difesa (@SegreDifesa). Come sottolineato dal professor Mola: “Sono ormai molti anni che UniCa ha avviato una proficua sinergia con il Ministero della Difesa, portando avanti importanti studi sulle architetture militari ed ex militari, con ricadute significative sui territori direttamente interessati, soprattutto in relazione alla possibilità di attivare modalità di dual use”.

L’attuazione del progetto Imass-Chain è assegnata alla Direzione dei Lavori e Demanio (GenioDife), organismo del ministero della Difesa. Come rimarcato dal generale Gambardella: “Il patrimonio architettonico militare, realtà complessa e dinamica con oltre 5mila immobili, richiede un’impegnativa gestione e un’anagrafe efficiente, soprattutto per il valore storico-artistico riconosciuto agli edifici. Ci riferiamo ad interventi di manutenzione e restauro, ma anche agli adeguamenti per nuove operatività militari, mutate strategie di razionalizzazione del patrimonio, contenimento della spesa pubblica, riduzione dell’impatto ambientale e per rendere certificabile, trasparente e correlato il sistema di informazioni relative al patrimonio stesso”.

In campo competenze specialistiche e avanzati modelli di informatica applicata. Studi interdisciplinari, anche con l’intelligenza artificiale, che coinvolgono ingegneri, architetti, informatici e matematici.

La professoressa Fiorino, responsabile scientifico del progetto, ha illustrato la ricerca: “Principale obiettivo è la definizione di un protocollo di monitoraggio e governance del patrimonio infrastrutturale storico del Ministero della Difesa, tramite analisi con indicatori utili ai fini manutentivi, di restauro e riqualificazione”.

Il colonnello Pasqualino Iannotti (GenioDife), ha spiegato che “Imass-Chain è complementare ad un altro progetto di ricerca, relativo alla gestione del rischio sismico del patrimonio immobiliare della Difesa. Entrambi sono strumenti di monitoraggio e gestione che, in una visione sistemica, potrebbe garantire alla Difesa una supervisione a 360° del proprio parco infrastrutturale”.

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