(Foto credit: Agenzia Spaziale Italiana)

E se la Sardegna diventasse tutt’a un tratto il fulcro della ricerca scientifica e tecnologica europea? Sono in tantissimi a supportare lo straordinario progetto Einstein Telescope. E altrettanti chiedono che sia fatto a Lula, nella miniera dismessa di Sos Enattos.

Tra questi c’è anche il Premio Nobel 2021 per la Fisica Giorgio Parisi. “L’Italia è in vantaggio, abbiamo già la tecnologia”, ha commentato lo studioso, che ha illustrato i numeri del progetto al Sole 24 Ore. Il primo passo, secondo Parisi, dovrebbe essere “un impegno formale da parte del governo e auspicabilmente della presidente Giorgia Meloni”.

L’Einstein Telescope, spiega il fisico, “sarà il più grande rilevatore di onde gravitazionali sensibile oltre 100 volte in più rispetto ai suoi predecessori, e quindi in grado di dare maggiori informazioni su materia e energia oscura e sulle prime fasi dell’universo”.

Di questo ne sono convinti anche altri massimi esperti, come l’ex presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston, che ha rivelato il suo pieno supporto al progetto scientifico in una nostra intervista (leggi qui).

A competere col piccolo comune barbaricino c’è la città di Maastricht, nei Paesi Bassi. L’assegnazione verrà ufficializzata nel 2024.

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