Sono passati sei anni da quando Michela Murgia aveva “stroncato” senza mezzi termini il libro “A cosa servono i desideri” (Mondadori, 2016) firmato da Fabio Volo. 

“Non capiamo perché scrivi cose del genere – aveva detto la scrittrice – i soldi non sono una giustificazione sufficiente. Gli alberi si vendicheranno, non passare nei boschi perché non sai come può reagire la natura a uno spreco di cellulosa di questo tipo”.

Era il 2019 e la scrittrice e attivista sarda era la voce della rubrica “Il libroide” della trasmissione tv “Quante storie”, condotta su Rai 3 da Corrado Augias. Una vicenda che aveva fatto il giro del web, tra chi sosteneva fermamente Michela Murgia e chi invece difendeva il noto scrittore lombardo, sempre in vetta alle classifiche dei libri più letti in tutta Italia.

Ma la storia non è finita lì. La querelle è tornata alla ribalta nella serata di ieri durante la trasmissione “Splendida cornice”, condotta su Rai 3 da Geppi Cucciari. Ospite in collegamento proprio l’autrice sarda che è stata invitata per riappacificarsi – ironicamente s’intende – con Volo e “riabilitare” in qualche modo il suo libro.

“Sono stata molto dura, lo ammetto: quella frase detta così è stata molto violenta”, dice Murgia, “ma la mia non era una stroncatura all’autore Fabio Volo, ma all’operazione editoriale di quel libro”, aggiunge. In studio c’è proprio lo scrittore lombardo che sta al gioco. Poi ad un tratto Murgia continua: “No scusate, non ce la faccio, non ce la faccio neanche così”. Uno sketch divertente che ha fatto sorridere tutti i presenti.

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