Nel pomeriggio di ieri a Sant’Antioco un sessantenne luogotenente in congedo dei carabinieri, residente a Monza ma attualmente domiciliato nell’isola Sarda dove possiede un’abitazione, passeggiando su una spiaggia ha rinvenuto due anfore di verosimile interesse archeologico, delle quali una integra ed una solo parzialmente danneggiata.

I due oggetti che dovevano essere depositati poco distante sul fondo del mare erano stati probabilmente trasportati sul lido dalle  mareggiate dei giorni scorsi.

L’uomo ha chiamato al 112 i carabinieri della locale Stazione e di quella di Tratalias inviati sul posto dalla centrale operativa della compagnia Carabinieri di Carbonia. I militari si sono rivolti alla direttrice del locale museo archeologico “F. Barreca” per i successivi accertamenti tecnici che verranno svolti anche a cura del Nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri di Cagliari e della locale sovraintendenza archeologica.

Come ricordano anche i militari del TPC, i beni archeologici appartengono al patrimonio dello stato e in caso di rinvenimento fortuito si applica l’articolo 90 del decreto legislativo 42 del 2004, che prevede che chi scopre fortuitamente cose immobili o mobili di verosimile interesse archeologico deve farne denuncia entro 24 ore al soprintendente o al sindaco ovvero all’autorità di pubblica sicurezza e provvede alla conservazione temporanea del bene, lasciandolo nelle condizioni e nel luogo in cui è stato rinvenuto.

Della scoperta fortuita sono informati a cura del soprintendente anche i carabinieri preposti alla tutela del patrimonio culturale.

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