Giovanni Perria torna nel carcere di Massama. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che ha rigettato sia il ricorso della Procura generale – che ne ha chiesto la condanna a 24 anni per omicidio volontario – sia quello della difesa che invece ne chiede l’assoluzione.

Resta valida quindi la decisione della Corte d’Assise di Cagliari che aveva condannato il marito di Brigitte Pazdernik a 8 anni per induzione al suicidio.

Le ragioni di tale scelta si conosceranno tra tre mesi, ma già in Appello era stata ribaltata l’accusa: la donna, 78enne di origine tedesca trovata annegata nel mare oristanese, sarebbe stata spinta a togliersi la vita nell’ottobre 2018. A istigarla al suicidio sarebbe stato proprio il marito Giovanni Perria.

Secondo i giudici, infatti, sarebbe stato proprio lui ad accompagnarla al mare, in una notte di pioggia e vento, senza impedire che la stessa la facesse finita.

L’avvocato difensore, invece, Antonello Spada, ha sempre sostenuto la sua innocenza, facendo valere i risultati dell’autopsia sul corpo della donna insistendo sull’ipotesi del suicidio. La donna, ricorda ancora Spada, avrebbe confidato alla migliore amica di voler farla finita.

Ora il legale di Perria annuncia ricorso al Tribunale del Riesame, in quanto le condizioni di salute dell’accusato non sarebbero compatibili con il sistema carcerario.

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