Lavoratori in fibrillazione nella RSA Monsignor Angioni di Flumini. L’Organizzazione Sindacale FIALS ha ricevuto da diversi giorni, preoccupanti segnalazioni da parte dei lavoratori della RSA I in relazione alla mancata erogazione del saldo dello stipendio del mese di dicembre 2022.

“Nello specifico i dipendenti devono ricevere ancora il 30% dello stipendio proprio mentre oggi decorre il pagamento dello stipendio di gennaio 2023 – scrivono i segretari provinciali Fials Giampaolo Cugliara e Giampaolo Mascia  in una nota indirizzata all’assessore regionale alla Sanità Carlo Doria, alla

Congregazione religiosa suore Figlie di Maria S.S. Madre della Divina Provvidenza e del Buon Pastore e al

Direttore Generale ARES Sardegna Annamaria Tomasella -. Parrebbe che questo ennesimo ritardo sia stato rappresentato dall’Azienda ai lavoratori come conseguenza di un presunto problema informatico da parte di ARES. Si ricorda che la scadenza dell’erogazione della retribuzione è rubricata dal CCNL ARIS AIOP all’art.67 che cita testualmente: “La retribuzione deve essere corrisposta al lavoratore in una data stabilita, COMUNQUE non oltre il 7° giorno lavorativo successivo alla fine di ciascun mese”. “In caso di ritardo nella corresponsione della retribuzione, la Struttura è tenuta a corrispondere anche gli INTERESSI LEGALI MATURATI, secondo le norme di legge vigenti”.

“Giova ricordare alla parte datoriale – prosegue la nota della Fials – che la mancata regolare retribuzione incide gravemente nell’economia familiare e sociale di tutti i dipendenti, al punto che molti di essi sono in questo momento in gravissima difficoltà nell’onorare regolarmente le proprie scadenze. In merito, si evidenzia che per il dipendente, il ritardo di pagamento dei suoi creditori (per esempio delle bollette, della rata del mutuo), comporta come conseguenza l’applicazione di un interesse di mora. Pertanto, nelle medesime condizioni, anche il datore di lavoro sarà chiamato a pagare lo stipendio + lo stipendio arretrato + gli interessi di mora. Il Ministero dell’Economia con il decreto del 12/12/2007 ha stabilito che il tasso di interesse di mora da applicare in questo caso è pari al 3%. “Il lavoro è uno strumento l’uomo è il fine”: ci si chiede in merito, se possa avere avuto conseguenze finanziarie la notevole spesa effettuata dalla Congregazione nell’effettuare il festeggiamento del GIUBILEO DELL’OPERA DEL BUON PASTORE, fastosa ricorrenza dello scorso 25 gennaio 2023, indice di elevata capacità di liquidità che stride fortemente con la situazione sopraccitata. Per quanto sopraesposto la scrivente FIALS sollecita l’immediata regolarizzazione delle spettanze ai dipendenti, preavvisando che a tutela dei lavoratori interessati metterà in campo tutte le azioni più opportune, nessuna esclusa. In attesa, di una positiva, celere e cortese risposta”.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it