(Foto credit: Biagio Antonacci Instagram Page)

L’arrivo di Biagio Antonacci ad Alghero, annunciato da Insula Events qualche giorno fa, ha suscitato entusiasmi e polemiche. Alcune di queste sono arrivate alla nostra redazione e le abbiamo riportate in un pezzo uscito nella giornata di ieri.

Ma perché i biglietti del concerto costano fino a 92 euro? I promoter che si occupano di portare l’artista in Sardegna a 4 anni dall’ultima volta hanno una serie di costi importanti a cui riferirsi e dai quali devono rientrare.

Organizzare eventi è sì un modo per far divertire le persone, ma non è gratis. Se i promoter facessero il loro lavoro soltanto per divertimento durerebbero pochi mesi e si porterebbero dietro debiti per anni.

Quali sono i costi? 

Ovviamente l’artista, che ha un suo costo sia di status nel panorama musicale che di appetibilità verso il pubblico. E da quel costo ormai campa in un momento storico dove non si vendono più dischi e gli ascolti in streaming non rendono come in tanti cercano di far credere (a parte pochi fortunati).

Da mettere in conto c’è la produzione (tutto ciò che finisce sul palco) e i professionisti che seguono un tour. Pesa in tutto ciò la presenza del mare: per la Sardegna le spese raddoppiano. A tal punto che molte band e diversi cantanti non riescono a suonare nell’Isola da anni proprio per questo motivo.

Poi c’è l’utilizzo della location (in questo caso l’anfiteatro Ivan Graziani di Alghero), le bollette, i rifiuti, il marketing, la vendita dei biglietti in maniera telematica o locale, l’attrezzatura necessaria, la SIAE, permessi e licenze, la security, lo staff organizzativo, il catering.

Insomma, le spese da coprire per garantire una serata magica per i fan di band e artisti sono davvero tante e alte. In particolare se i promoter non sono sostenuti da finanziamenti pubblici. Ma le ricadute economiche nel territorio sono sempre significative.

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