Lunedì 13 marzo la rassegna “Visioni Sarde” porterà i cortometraggi sardi a Dublino. Verranno mostrati nella sala cinematografica UCD Cinema, all’interno del campus universitario dell’University College Dublin.

Le sette pellicole proposte offrono panoramiche sul cinema breve prodotto nell’isola che, pur con differenti declinazioni stilistiche e temi diversi, sono in grado di suscitare un grande interesse universale. Le opere saranno presentate nella versione originale con sottotitoli in inglese. Due sono in lingua sarda.

La serata si apre con il corto “12 Aprile” di Antonello Deidda che offre due versioni diametralmente opposte della città di Cagliari, in un affascinante viaggio ai confini della realtà.

Simone Contu con “Fradi miu” consegna al pubblico una storia ambientata nel mondo agro-pastorale del centro Sardegna con una morale esemplare: il delitto di sangue non serve a ripristinare l’onore leso né a riequilibrare un ordine incrinato.

Mammarranca” di Francesco Piras racconta, invece, la storia di Giovanni e Michele di undici e nove anni che vivono a Sant’Elia, in un anello di palazzoni ai margini della città lambito da un canale, dalla torbide acque.

“Santamaria” di Andrea Deidda è la commovente vicenda umana di Raimondo Gaviano, che da Seui si sposta a Cagliari per studiare, lavorare e sognare una vita da pugile.

Sergio Falchi con “Senza te” affronta con delicatezza il tema della solitudine e dell’amore in tempi di Covid.

La Venere di Milis” di Giorgia Puliga Milis è una commedia giallo-rosa che prende le mosse dal ritrovamento di una “Venere sarda”.

Protagonista del film “Una splendida felicità” di Simeone Latini è una giovanissima studentessa schiacciata dalle tante brutte notizie propagate dai media in tempo di pandemia. Eleonora ha sedici anni ed è terrorizzata da ciò che la circonda: non riesce ad uscire dalla propria camera.

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