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La Sardegna è agli ultimi posti per navigazione su Internet con fibra ottica, in controtendenza con la media nazionale che invece raggiunge risultati importanti.

In Italia, infatti, si naviga sempre più veloce grazie alla sempre maggiore diffusione della fibra FTTH, ormai da anni in crescita costante insieme al grosso balzo in avanti dell’Ultra FTTH.

Lo rivela un’indagine condotta da SOStariffe.it e Segugio.it fa luce sullo stato diffusione delle varie tecnologie di connessione da rete fissa. Spariscono via via la fibra misto rame, la FTTC, meno performante, e la vecchia ADSL, che tuttavia ad oggi resta una tecnologia di connessione ancora molto presente nelle case degli italiani.

La diffusione della fibra ottica: regione per regione

Il Molise naviga velocissimo, seguito da Piemonte e Puglia. 

Se consideriamo tutte le tecnologie in fibra ottica, quindi FTTH e Ultra FTTH, il Molise guida la classifica di diffusione, unica regione italiana con una percentuale superiore al 50%, seguita da Piemonte e Puglia (entrambe al 47%) in base ai dati raccolti dall’indagine.

Valle d’Aosta, Basilicata e Calabria sono agli ultimi posti, con percentuali rispettivamente pari 8%, 23% e 25%. In queste tre regioni resiste ed è ancora molto diffusa la fibra mista FTTC. 

Segue subito dopo la Sardegna – in quartultima posizione in Italia -, dove le tecnologie in fibra ottica superano di poco il 30%.

Se guardiamo in particolare all’Ultra FTTH invece, Lazio, Piemonte e Liguria sono le regioni in cui questa tecnologia ad oggi si è fatta più strada tra gli utenti, garantendo la possibilità di accedere ad Internet ad alta velocità. Questa tecnologia è quasi del tutto assente in Valle D’Aosta, Basilicata e Calabria.

La vecchia ADSL sta via via scomparendo

Gli italiani scoprono le prestazioni della fibra ottica più veloce e tendono a preferirla rispetto alla fibra mista rame.

La FTTC fino al 2021 è stata la tecnologia di connessione con un picco di diffusione del 70% (con un piccolo 73% nel terzo trimestre del 2021). La crescente diffusione della fibra ottica sta modificando gli equilibri del mercato.

Da fine 2021, infatti, la FTTC ha iniziato a perdere colpi, facendo registrare una riduzione di circa 14 punti e arrivando al 57% del totale. Di pari passo al progredire della FTTH, la più lenta FTTC sta retrocedendo, come è evidente nel passaggio dal terzo al quarto trimestre del 2022. In tre mesi la FTTC ha perso 7 punti (passando dal 63% al 57%).

La vecchia cara ADSL, invece, sta ormai per finire in soffitta. Si tratta di una tecnologia sempre più obsoleta nelle prestazioni: se all’inizio del 2021 aveva una diffusione dell’11%, a fine 2022 è scesa al di sotto del 5%. Un dato che indica il suo progressivo abbandono.

L’indagine rivela che la banda larga è oggi una scelta per meno del 5% degli utenti che si affidano alla comparazione per trovare una nuova offerta.

Tuttavia, l’ADSL, che per oltre un decennio ha rappresentato la tecnologia più usata, secondo i dati Agcom (Osservatorio sulle comunicazioni N4/2022) è ancora lontana dall’essere messa del tutto da parte: ad oggi copre ancora oltre il 23% delle connessioni attive in Italia. Anche se il passaggio ad una tecnologia ad alta velocità sta diventando via via sempre più facile, la copertura della fibra ottica si ferma ancora solo al 16%.

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