Che impatto ha avuto il Covid sui bambini con disturbo dello spettro autistico? La pandemia ha determinato dei cambiamenti drastici nella routine quotidiana, nell’interazione sociale e nell’istruzione, nell’accesso ai servizi e alle terapie.

Nei giorni scorsi è stato pubblicato su Molecolar autism, la più importante rivista scientifica specializzata in autismo, uno studio internazionale che ha coinvolto oltre un migliaio di bambini di età compresa tra i 5 e i 21 anni e 14 centri internazionali che vanno dal Canada, al Giappone, agli Stati Uniti, all’Europa.

Lo studio spiega l’impatto del Covid sui bambini autistici e ha coinvolto anche il centro di Neuropsichiatria infantile dell’Aou di Sassari. 

“Siamo stati coinvolti durante una collaborazione internazionale relativa agli effetti del Covid sulla psicopatologia negli accessi al pronto soccorso. In seguito, abbiamo partecipato a uno studio mondiale sull’impatto della pandemia sui bambini con disturbo dello spettro autistico con o senza disabilità intellettiva”. Lo ha affermato il professor Stefano Sotgiu.

A livello locale, lo studio ha coinvolto 30 famiglie residenti nella provincia di Sassari seguite dalla Clinica neuropsichiatrica e ha preso in considerazione bambini e ragazzi tra i 5 e i 15 anni di età. In tutti questi casi, si è potuto osservare un peggioramento della loro condizione, anche di tipo comportamentale.

“Abbiamo fatto un’indagine attraverso l’utilizzo di una piattaforma informatizzata e, attraverso le interviste con i genitori, somministrate tra luglio e ottobre del 2020” ha aggiunto Alessandra Carta, neuropsichiatra dell’Aou sassarese. 

L’idea del progetto è stata quella di valutare quali fossero i bisogni rinnovati dei soggetti affetti da un disturbo dello spettro autistico con associata o meno disabilità cognitiva” ha spiegato sempre la Carta. “Quello che si è potuto osservare è che l’impatto non è legato alla severità del disturbo, ma alla discontinuità nell’assistenza ospedaliera o territoriale che questi bambini hanno dovuto subire in conseguenza delle restrizioni”.

I bambini che hanno dovuto interrompere per più tempo i percorsi terapeutici e riabilitativi a causa delle norme restrittive imposte nelle varie regioni sono quelli che hanno mostrato una perdita delle autonomie raggiunte e delle competenze precedentemente acquisite.

In questi casi c’è stato un peggioramento dei sintomi tipici dello spettro autistico, come la tendenza all’isolamento o l’acuirsi dei comportamenti ripetitivi e interessi stereotipati.

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