Maddy, la cinghialina ferita a La Maddalena

L’animale che da oltre un mese e mezzo si aggirava con una zampa spezzata a La Maddalena è stato recuperata grazie all’intervento del veterinario del Centro Recupero Selvatici di Forestaso

 

Maddy la cinghialina che da oltre un mese e mezzo si aggirava con una zampa spezzata a La Maddalena è stata recuperata ieri sera grazie all’intervento del veterinario del Centro Recupero Selvatici di Forestas a Bonassai dott. Marco Muzzeddu coadiuvato dal personale dell’ Ente Parco, del Corpo Forestale Regionale e dai Barracelli. Le sedi Lav di Sassari e di Cagliari, contattate giorni prima dai volontari locali, si sono prontamente mobilitate per il soccorso dell’animale e per trovarle una sistemazione in caso di eventuale affido. C’è infatti il rischio che Maddy non possa recuperare la funzionalità della zampa e dunque non possa essere reintrodotta in natura. La storia di Maddy ha avuto una notevole risonanza mediatica e coinvolto emotivamente tantissimi cittadini che hanno sostenuto le azioni messe in campo da LAV per salvarla, facendo arrivare la voce anche alle istituzioni competenti. LAV ringrazia il dott. Muzzeddu, l’assessore regionale all’ambiente Marco Porcu per aver accolto la richiesta, l’Ente Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, il Corpo Forestale Regionale ed i Barracelli per il buon esito dell’operazione, che non è stata semplice. “Ora Maddy potrà essere curata adeguatamente dai veterinari del Carfs di Bonassai – racconta Roberto Corona – referente di Lav Cagliari, sperando che possa recuperare il più possibile la funzionalità dell’arto. Maddy ha sofferto per giorni a causa della ferita e dell’infezione alla zampa, rischiando anche l’abbattimento a causa del piano di eradicazione degli ibridi di cinghiale in atto sule isole di La Maddalena e Caprera”. LAV è da sempre contraria a metodi cruenti di abbattimento e auspica che anche a La Maddalena possano essere adottate soluzioni che non prevedano l’uccisione degli animali. “Siamo ottimisti per Maddy ed il suo recupero presso il carfs di Bonassai e ribadiamo la richiesta rivolta all’assessore Porcu per un suo possibile affidamento al Rifugio di Miki Pig santuario di animali liberi – dice Alessia Corbu – referente di Lav Sassari e fondatrice del Rifugio, qualora non fosse possibile la sua reimmissione in natura”.

 

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it