(Foto credit: Mateo Retegui Instagram Page)

Mateo Retegui ha debuttato con un gol in maglia azzurra. In questo modo ha dato ragione a Roberto Mancini che lo ha voluto nella nazionale italiana come attaccante principale.

Luca Pisano lo conosce sin da quando aveva 5 anni. Il padre Carlos, “El Chapa”, era giunto a Suelli nel 2004 per giocare con la locale formazione di hockey su prato. Portandosi dietro il piccolo e futuro bomber dell’Italia.

“Si è visto in difficoltà all’inizio ma poi ha preso confidenza con la nuova realtà” commenta Pisano. “Non è da tutti debuttare così. Ha dentro la competitività che abbiamo conosciuto quando era piccolo. È potente e molto bravo”.

Mateo sin da piccolo ha avuto a che fare con lo sport. Prima con l’hockey e poi col calcio. L’attenzione per i dettagli, la passione per il gioco che poi è diventato un mestiere.

“Era un ragazzo educato, d’oro. Si vede che i valori sono rimasti intatti. Il padre lo portava spesso con sé. Il loro passaggio a Suelli è durato poco ma porto con me la loro bontà” conclude.

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