(Foto credit: Cirone Musi)

Il noto metereologo e divulgatore scientifico, Luca Mercalli, è stato ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa, nella puntata andata in onda ieri sera su Rai 3.

Tema dell’intervento, l’alluvione che ha investito violentemente l’Emilia-Romagna il 17 maggio scorso, causando 14 morti e 36mila persone sfollate.

Per il metereologo torinese all’origine del fenomeno atmosferico c’è il cambiamento climatico che “amplifica gli eventi estremi, li fa diventare più frequenti e più intensi”.

Soltanto negli ultimi vent’anni, spiega Mercalli, si sono registrati eventi catastrofici dal nord al sud Italia. Tra i peggiori, il metereologo ricorda: Giampilieri, a Messina, nel 2009 che causò 36 vittime; Vicenza nel novembre 2010; La Spezia nel 2011 e Olbia nel 2013.

Me ne ricordo benissimo – dice Mercalli a proposito dell’alluvione che sconvolse il nord est della Sardegna – ne parlammo perché ci furono ben 18 morti”.

Poi si prosegue con Genova nel 2014; la grande tempesta Vaja nel 2018; le Marche nel settembre 2022 e subito dopo, a novembre, la città di Ischia.

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