Sono circa 300 le richieste presentate dalle società energetiche a ministero e Regione per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Lo riferisce l’assessore all’Ambiente Marco Porcu che ha partecipato alla seduta della commissione Attività Produttive convocata per discutere delle problematiche legate ai progetti per nuovi parchi eolici in zone di particolare pregio ambientale e in siti di rilevanza culturale.

“Ne arrivano circa 30/40 a settimana – ha proseguito Porcu – su questi progetti la Regione può esprimere solo un parere non vincolante, secondo il Decreto Draghi. La Giunta vuole evitare che questi impianti arrechino danni all’ambiente. Serve fare chiarezza coinvolgendo i comuni nei cui territori ricadono gli interventi. Ora c’è molta confusione, occorrerebbe capire, prima di tutto, qual è il fabbisogno assegnato alla Sardegna per la produzione di energia e in base a quello pensare a una pianificazione con l’individuazione delle aree idonee”.

Critiche all’operato dalla Giunta sono arrivate dai consiglieri di opposizione: “In materia di energia niente è stato fatto da questa maggioranza – ha detto la consigliera di Alleanza Europa Verde-Sinistra Possibile-Art1, Maria Laura Orrù – manca una visione di insieme, la Sardegna si è fatta trovare impreparata”. Per Gianfranco Satta (Progressisti) “non è vero che non si può fare niente per bloccare l’assalto dell’eolico in Sardegna. La Regione è pienamente legittimata a dire dove devono essere realizzati gli impianti come fece Soru nel 2004 bloccando alcuni interventi già in fase avanzata. La realtà è che non volete esercitare questi poteri”.

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