Un traffico di stupefacenti destinato al mercato interno all’istituto di pena è stato sventato dal personale di Polizia Penitenziaria della casa circondariale di Uta. A dare la notizia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria per voce del segretario regionale Luca Fais.

“Nella mattinata di ieri, a seguito di un’articolata indagine portata avanti dai poliziotti penitenziari di un’unità operativa del Reparto di Uta, coordinata dal responsabile e dal suo vice, hanno permesso di sequestrare 30 grammi di hascisc occultata nel retto anale di un detenuto. La sostanza molto probabilmente era destinata al traffico interno che sicuramente avrebbe permesso di ricavare i dovuti introiti ben più sostanziosi rispetto al mercato esterno. Plauso giunge dal SAPPE che elogia il personale di Polizia Penitenziaria che con grande professionalità, nonostante la grave carenza e le difficili condizioni di lavoro, ha stroncato questa attività illecita all’interno del penitenziario cagliaritano. Il traffico di stupefacenti è favorito soprattutto dalla predisposizione di quei detenuti con problemi di natura psichiatrica a voler assumere stupefacenti di ogni genere”.

Fra l’altro, proprio martedì scorso si era svolto un incontro all’assessorato alla sanità per la regione Sardegna per affrontare tutte le problematiche connesse alla gestione di tale tipologia di detenuti all’interno delle carceri sarde. “La gestione dei detenuti psichiatrici sono una vera e propria piaga per le carceri sarde e tali soggetti dovrebbero stare esclusivamente in strutture sanitarie esterne – spiega Fais -. Tale criticità è ancora più aggravata dall’assenza delle camere di sicurezza presso gli ospedali dove sono presenti i penitenziari più importanti dell’isola, ossia Cagliari, Sassari, Oristano e Nuoro. E’ inammissibile che nella penisola siano presenti le camere di sicurezza in numerosi penitenziari già dal 1993 mentre oggi, nel 2023, in Sardegna non vi siano le camere di sicurezza per gestire i detenuti durante le degenze ospedaliere, soprattutto a Cagliari”.

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