Sanità, Doria:
L’Unione sindacale di base (Usb) organizza una giornata di protesta in diverse città italiane davanti a ospedali e uffici del servizio sanitario nazionale per denunciare gli alti costi che i cittadini devono affrontare per le cure mediche.
“Il diritto alla salute – scrivono i rappresentanti della sigla sindacale – sancito dall’art. 32 della Costituzione è stato cancellato dai 37 miliardi di tagli degli ultimi dieci anni e dalla logica privatistica sottesa a tutti i processi di controriforma con i quali, nel tempo, si è lavorato per smantellare il servizio sanitario pubblico”
In concomitanza con altre 20 piazze in tutta Italia, in Sardegna si manifesterà di fronte all’ospedale oncologico Businco di Cagliari. 
“Il Businco – scrive l’Usb – da decenni è stato punto di riferimento in Sardegna e non solo. Oggi politiche scellerate mirano allo smantellamento di fatto di questo ospedale come è stato per il Marino. Da tanto tempo denunciamo il tentativo di smantellamento di questo ospedale. Apprendiamo che in pratica si sospenderà “momentaneamente” il servizio di radioterapia. Se a ciò sommiamo le lunghe liste d’attesa per gli interventi chirurgici per i tumori siamo al disastro totale. Ogni volta che abbiamo denunciato la mancanza di spendita dei fondi per l’eliminazione per le chilometriche liste d’attesa, abbiamo ricevuto sempre risposte elusive, e, richiamavano a responsabilità pregresse dei dirigenti o assessori alla sanità che li avevano preceduti”.
“La smettano gli assessori alla Sanità – proseguono i sindacalisti -, chiediamo più rispetto per i pazienti sardi e di non essere presi in giro con promesse elettoralistiche. Chiediamo che almeno questa volta non ci siano scuse e dichiarazioni fuorvianti, ma un’assunzione di responsabilità con l’impegno di tutte le risorse economiche disponibili a migliorare la sanità pubblica, ed in questo particolare momento per contrastare il cancro che tante vite sta mietendo”.
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